In attesa del pronunciamento dei “saggi” sulla legge regionale salva baretti, l’unica possibilità che i gestori hanno per salvare la stagione sembra essere quella di smontare le strutture e rimontarle dopo aver ottenuto nuove autorizzazioni
Andrea Deidda
 

Al Tar un’altra fumata nera per i baretti. Respinto il ricorso che chiedeva di annullare la decisione contraria all’accertamento di conformità. I chioschi vanno smontati.

In attesa del pronunciamento dei “saggi” sulla legge regionale salva chioschi, l’unica possibilità che i gestori hanno per salvare, almeno in parte, la stagione sembra essere quella di smontare le strutture e rimontarle dopo aver ottenuto nuove autorizzazioni. Questa soluzione, auspicata da tempo dal Comune, si fa più concreta alla luce dell’ultimo pronunciamento del Tar: oggi la camera di Consiglio ha respinto il ricorso presentato lo scorso 29 aprile dai titolari di 11 chioschi sul litorale.

Questi ultimi chiedevano ai giudici amministrativi di annullare il verbale con il quale gli uffici del Comune avevano rigettato l’accertamento di conformità urbanistico e paesaggistico, tentativo con il quale in precedenza si erano opposti alle demolizioni. Tuttavia la decisione dei magistrati (Alessandro Maggio, Tito Aru, Antonio Plaisant) è stata quella di respingere il ricorso, in considerazione del fatto che i legali dei gestori “hanno riproposto la domanda di accertamento di conformità alla luce della sopraggiunta legge regionale del 10 aprile 2013”, cioè la “salva-chioschi”. Sulla quale però il Comune deve ancora pronunciarsi essendo in attesa di un parere legale che chiarisca l’efficacia della norma.