Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Sala per il gay pride, è polemica

Fonte: Sardegna Quotidiano
14 maggio 2013

Municipio

 

VIA ROMA In Comune la presentazione dell’evento organizzato dall’Arc. Chessa (Udc): quest’amministrazione pensa solo a loro e non a tutti i deboli. Piras: problemi irrisolti, cercano visibilità

Cagliari è pronta al suo secondo gay pride. Ma pronta davvero? La conferenza stampa di apertura della “Queeresima” in programma oggi in Comune (che ha concesso il patrocinio gratuito come lo scorso anno) ha fatto arrabbiare qualche consigliere dell’opposizione. Non la manifestazione in sé, perché, dice Gianni Chessa, «rispetto tutti, rispetto i gay, non è colpa di nessuno se sono nati così, se hanno gli ormoni che si muovono diversamente, devono battersi per i propri diritti ». Piuttosto, Chessa, se la prende col Comune «che dovrebbe scendere in prima linea per battersi accanto a tutti i deboli della città, ai poveri, ai giovani senza lavoro, fino ai divorziati che vivono per strada». Anche il consigliere di Ancora per Cagliari, Anselmo Piras se la prende col Comune. «Poiché non riescono a fare notizia sui grandi problemi che investono la città si accontentano di piccoli problemi di nicchia, così stanno più giorni sui giornali per difendere i deboli e le diversità, minoranze, e piste ciclabili che accontentano pochi e disturbano molti». Davide Carta del Pd difende l’iniziativa. «L’amministrazione ha agito bene, sostiene tutte le iniziative che parlano di diritti e ha deciso di farlo ancora». Molti i passi in avanti. «Il registro delle coppie di fatto e la consulta per gli immigrati ha reso questa città più accogliente». E se per Carta ci sono ancora atteggiamenti discriminatori per gli omosessuali, «giusto che il Comune sostenga l’iniziativa». E ricorda che la spesa sociale è rimasta la stessa anche con meno risorse rispetto al passato, e che l’istituzione ha appoggiato la Caritas e ogni iniziativa a favore della povertà. Ma per Chessa non è così. «Non siamo pronti per supportare queste inziative. Altre nazioni sono più avanti di noi». E poi. «Per me gli omosessuali possono convivere e fare quello che vogliono. Ma non mi parlino di adozione, per un figlio servono una mamma e un papà». Vi.Sa.

EVENTI LA FIACCOLATA ASPETTANDO GIUGNO

Il pride del 29 giugno sarà organizzato dall’Arc che dal primo dicembre 2002 difende i diritti della comunità delle persone L.G.B.T. (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender). Anche per quest’anno l’a ss o c i a z i one di Cagliari ha organizzato la Queeresima, un “percorso” fra il 17 maggio (giornata mondiale contro l’omofobia) e il 28 giugno (giornata mondiale del Pride). Saranno quaranta giorni di eventi con la fiaccolata del 18 maggio, in memoria delle vittime della transfobia con partenza piazza Palazzo. Il 14 giugno sarà dedicato a un seminario in cui per la prima volta i professionisti del sociale incontreranno l’Arc per una tavola rotonda sulle coppie omosessuali, l’adozione e lo stato dei diritti civili in Italia. Il pride del 29 giugno non solo riguarderà Cagliari ma tutta la Sardegna. Durante la conferenza stampa di oggi in comune sarà svelata la testimonial dell’evento.