SANT’EULALIA

LA MEMORIA Per ricordare i bombardamenti su Cagliari del 1943, stasera il maestro Giacomo Medas guiderà l’esecuzione dell’opera del musicista fiorentino. Lunedì una tavola rotonda Prendete un coro, il Collegium Karalitanum, un pezzo di storia della Sardegna; aggiungete i professionisti dell’orchestra Incontri Musicali, un direttore di chiara fama come Giacomo Medas e completate il tutto con la maestosità e la bellezza del “Requiem in do minore” di Luigi Cherubini: avrete così l’evento organizzato dalla Vicaria della Cattedrale e dalla parrocchia di Sant’Eulalia stasera alle 21 nello scenario della chiesa di Sant’Eulalia. È in programma l’ultima serata di “Sonus de Atongiu 2013 - concerti di Pasqua”, rassegna organizzata da Incontri Musicali in collaborazione con il Collegium Karalitanum e col patrocinio della Regione, della Provincia e del Comune per ricordare il settantesimo anniversario dei bombardamenti sulla città. La celeberrima opera, composta da Cherubini nel 1815 per ricordare la morte del fratello del re francese Luigi XVIII, fu molto apprezzata da Beethoven Schumann e Berlioz (tanto che venne eseguita proprio ai funerali del genio di Bonn). Il Collegium Karalitanum, sulle scene da circa quarant’anni, è una delle formazioni sarde più apprezzate anche lontano dall’Isola e ha all’attivo numerose presenze a festival e manifestazioni internazionali (tra cui quelli di Barcellona, Neuchâtel, Arezzo, Calceranica al Lago, Santa Margherita Ligure, Garlenda, Roma, Embrun, Siena, Parigi, Monaco). Il Festival internazionale corale di musica sacra, organizzato annualmente dal Collegium, vede da anni la partecipazione di prestigiosi cori da tutto il mondo. Le manifestazioni per ricordare i giorni dei bombardamenti su Cagliari cominciano stasera alle 20 nella chiesa di Sant’Eulalia, con l’inaugurazione di una mostra fotografica sul tema; alle 21 sarà eseguito il requiem di Cherubini. Lunedì, sempre nella chiesa di Sant’Eulalia, avrà luogo alle 16.30 una tavola rotonda coordinata dall’ex magnifico rettore dell’università, Pasquale Mistretta. Dopo i saluti di don Marco Lai e dell’arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, sarà dato spazio alle testimonianze di numerose persone che hanno vissuto da vicino il dramma di quei giorni lontani in cui la morte su Cagliari piovve dall’alto. F. M.