Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Un’altra stagione di prosa al Massimo col Cedac i grandi nomi arrivano in città

Fonte: Sardegna Quotidiano
13 maggio 2013

 TEATRO

 

Cedac, già si scaldano i motori per la prossima stagione teatrale. Il palcoscenico del Massimo è ancora caldo, è passato poco tempo da quando Franco Branciaroli lo ha calcato con “Il servo di scena”, chiudendo il cartellone “M’illumino di Prosa”. E agli appassionati cagliaritani è già dato sapere a quali spettacoli potranno assistere nell’ultimo scorcio del 2013, fino all’aprile del 2014. Perché il Cedac ha preso una lunga rincorsa e ha presentato “La grande Prosa al teatro Massimo”, nove titoli, che spaziano fra la commedia brillante, rivisitazioni di classici, incontri fra letteratura e teatro, una pennellata di “nerogiallo”, testi contemporanei. Con, in scena, attori che uniscono bravura e notorietà. Menù ricco e saporito, insomma. Fin dall’esordio. Ad aprire i giochi saranno Massimo Ghini (per la prima volta in Sardegna) ed Elena Santarelli, che, sotto la regia di Alessandro D’Alatri, il 20 novembre debutteranno in prima nazionale con “Quando la moglie è in vacanza”. Basta il titolo: trattasi della pièce di George Axelrod, divenuta famosa con il film di Billy Wilder.

Le pericolose tentazioni provate da un uomo tranquillo, tranquillo di fronte alla bellezza irresistibile della nuova vicina di casa. Ancora commedia, ironica e graffiante, dal 4 dicembre, con “The History Boys ”di Alan Bennett. In scena Elio De Capitani, che firma la regia con Ferdinando Bruni. Il passaggio dall’età difficile dell’adolescenza al mondo degli adulti, per un allestimento pluripremiato (premio Ubu nel 2011 come miglior spettacolo dell’anno e premio Le Maschere del teatro Italiano 2012 per la regia). Il nuovo anno si inaugura con un signore della scena: Paolo Poli, dall’ 8 gennaio, con “Aquiloni ”, calerà la sua verve irriverente, fra le scenografie di Luzzati, nell’universo poetico di Pascoli. “One Man, Two Guvnors (Servo per due)” di Richard Bean, dal 22 gennaio. Scende in campo uno degli attori più apprezzati del nostro cinema, Pierfrancesco Favino, che, con Paolo Sassanelli, presenta una pièce tratta da “Il servitore di due padroni” di Goldoni. Febbraio, dal 5, porta al Massimo la prosa di un altro “grande ”: Glauco Mauri, regista e protagonista, con Roberto Sturno, di “Una pura formalità”. Un noir contemporaneo, trasposto dall’omonimo film di Tornatore. Dal 25 febbraio sbarca a Cagliari mezzo cast di “Montalbano”. Luca Zingaretti, con Massimo De Francovich e Peppino Mazzotta (l’ispettore Fazio nella serie televisiva), in “La torre d’avorio” di Ronald Harwood. Testo che si ispira alla figura di Wilhelm Furtwängler, direttore d’orchestra tedesco che, a differenza di molte altre “bacchette ”, preferì restare in Germania durante il Terzo Reich. A marzo, appuntamenti dal 5, ecco Molière, “L’Avaro”, nella versione di Arturo Cirillo, regista, napoletano, fra i più interessanti della nuova generazione. Nello stesso mese, dal 19, “La grande Prosa al teatro Massimo”proseguirà con “La coscienza di Zeno”, di Tullio Kezich. Uno spettacolo “griffato” Giuseppe Pambieri (protagonista) e Maurizio Scaparro (regista). La storia, in flashback, del commerciante triestino Zeno Cosini e del suo “mal di vivere”. Aprile, il sipario calerà sulla stagione di prosa al Massimo: dal 2 ancora Goldoni, “L’im - presario delle Smirne”, adattamento dell’attore e regista Roberto Valerio. Una riflessione, attualizzata, sul ruolo del teatro nella società. Massimiliano Messina