Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In città arriva lo sheepdog: in campo uomo, cane e pecore

Fonte: L'Unione Sarda
13 maggio 2013


Il 18 e 19 maggio uno stage del campione italiano della specialità
 

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Non è uno sport cinofilo, non è competizione, sarebbe riduttivo parlare di un cane che controlla il gregge: lo sheepdog è la ricerca di una comunicazione profonda tra uomo, cane e pecore. Proverà a dimostrare questo il campione italiano Alvaro Ferretti durante lo stage che terrà il 18 e 19 maggio a Sanluri, organizzato dalle società Kerberos e Hyknos.
Le lezioni sono rivolte anche agli esemplari che non hanno mai avuto contatti con il bestiame e saranno effettuate nel pieno rispetto di tutti i quattro zampe coinvolti, senza l'uso di metodi coercitivi. Inizialmente le pecore, una decina, verranno sistemate in un recinto a forma di cerchio mentre il cagnetto - stagista le osserverà dall'esterno: «Bisogna valutare il comportamento dell'esemplare e le doti attitudinali», spiegano Silvia Sechi e Andrea Floris. «Successivamente potrà avvicinarsi alle pecore e il conduttore gli darà i primi segnali in modo che lui possa farle muovere. A destra, a sinistra e via via nelle altre direzioni». Il gregge, però, non segue il cane, quest'ultimo le spinge verso il pastore stando dietro. In che modo? «Con la comunicazione non verbale, basta lo sguardo, simile a quello del lupo, accompagnato dalla postura con testa e coda abbassate e una camminata furtiva, un vero e proprio comportamento predatorio». L'intelletto e le straordinarie capacità fisiche di un predatore come il cane, gli permettono di gestire in maniera efficiente, proficua e rilassata il bestiame.
Però non tutti i cuccioli sono capaci, pare siano poche le razze a saper svolgere tale compito, tra queste il border collie e il kolpie che hanno soppiantato altri esemplari nella gestione del bestiame in giro per il mondo. Un “working sheep dog” deve possedere diverse abilità: saper radunare le pecore in terreni molto vasti e spesso parecchio selvatici; ricondurre il gregge al padrone secondo una linea più retta possibile e con il minimo stress per gli animali; spostare le pecore esattamente dove il padrone indica coi comandi verbali o fischiati, facendole passare attraverso cancelli e dietro alberi a grandi distanze, chiudendole nei recinti, separando alcuni capi dal resto del gruppo.
Insomma, l'uomo e il cane diventano indispensabili l'uno per l'altro e per le pecore: il corso di Ferretti cercherà di dimostrarlo. (Per informazioni sullo stage del 18 e 19 maggio chiamare al 329/7964763).
Francesca Ghezzo