Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I siti storici bocciati al test di accessibilità

Fonte: L'Unione Sarda
13 maggio 2013


DISABILI. Ieri un mini tour
 

I monumenti della città sottoposti a un vero “test di accessibilità” ai disabili, con tanto di marchio che ne certifica la qualità. I requisiti cercati sono le rampe d'accesso, indicazioni in linguaggio braille, audio-guide e assenza di barriere architettoniche. Nella veste di esaminatori si sono calati i membri dell'associazioni Turistabile, promotori di un piccolo tour attraverso i siti del programma di Monumenti Aperti 2013 più accoglienti per i visitatori con handicap fisici.
L'iniziativa si intitola “Cultura senza barriere” e per il quarto anno consecutivo si è svolta grazie anche alla collaborazione dell'associazioni Bambini Cerebrolesi Abc. «Il nostro obiettivo è stato quello di valutare l'accessibilità dei principali monumenti della città - ha spiegato Rita Lostia, tra le responsabili del progetto - per poi selezionare e identificare, attraverso un marchio di fruibilità, quelli più idonei a un pubblico con particolari esigenze».
Ieri sono stati effettuati due mini tour tra i siti che hanno superato la prova. La mattina è stata dedicata a un'escursione nel quartiere della Marina, tra la Chiesa di Sant'Agostino e l'area archeologica di Sant'Eulalia. Nel pomeriggio visita a Stampace bassa: partenza dal museo delle Ferrovie dello Stato, poi tappa nelle sale di rappresentanza del Tar seguita da un percorso attraverso gli edifici storici di piazza del Carmine. A concludere la visita alla chiesa di Nostra Signora del Carmine.
«Sappiamo bene che alcuni edifici storici, non possono essere adeguati alle attuali norme in materia di accessibilità ai disabili - prosegue Lostia -, non chiediamo l'impossibile, ma in altre situazioni c'è la possibilità di apportare modifiche. Anche un piccolo gradino può rappresentare, infatti, un ostacolo insormontabile». E a riunirsi davanti all'entrata del museo ferroviario non sono stati solo disabili e i loro parenti, ma anche mamme con passeggino e anziani. «Una città come Cagliari, che vuole definirsi turistica - ha spiegato Daniel Maris, una delle guide del tour - non può dimostrarsi così indifferente alle esigenze dei disabili».
Luca Mascia