Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Imposte Gli alberghi strozzati dall’Imu

Fonte: Sardegna Quotidiano
9 maggio 2013

 

 COMUNE Passa il regolamento con una maggioranza risicata Nessun ritocco per gli hotel Serra: stangata rispetto all’Ici

 

Il Comune approva il regolamento sull ’Imu, con le aliquote ridotte, in attesa delle decisioni del governo sull’abolizione dell’odiata imposta sugli immobili. Il provvedimento è passato con appena 20 sì e 12 astensioni. Una discussione durata oltre quattro ore, con otto emendamenti presentati dall’opposizione, tutti respinti. Assente giustificato il sindaco Massimo Zedda, a Roma per un convegno dell’Anci e senza volo di ritorno. Rinviata alla prossima seduta la proposta di tutta la maggioranza (prima firma del capogruppo Pd Davide Carta) e da Gennaro Fuoco (Fli). Il sindaco e la giunta, entro due mesi, devono cercare tutti i modi possibili per “abbassare l’aliquota per le attività commerciali”, valutare possibili riduzioni “all’aliquota delle unità mobiliari a uso abitativo e per le case in affitto anche agli universitari” oltre che per “aree agricole, edificabili e gli alloggi popolari”. Davide Carta, capogruppo Pd: « L’intento è di condividerla con tutta l’aula». Prima, Gabor Pinna, assessore comunale al Bilancio, aveva promesso «impegno per cercare possibili soluzioni per abbassare ancora le aliquote », ricordando «che bisogna attendere le decisioni che prenderà il governo nazionale sull’Imu». In attesa delle decisioni di oltretirreno, Cagliari abbassa, tra le altre, l’aliquota sulla prima casa dallo 0,45 allo 0,4 per cento, mantenendo alto il livello di pagamento sulle residenze sfitte, che resta all’1.06%. Ma tutto potrebbe essere rimesso in discussione. Tra le varie aliquote c’è anche quella legata alle attività produttive e alberghiere. C’è l’impegno della maggioranza ad abbassarla, intanto rimane invariata rispetto all’anno scorso Hotel e strutture commerciali, quindi, continuano a dover ragionare su un’aliquota dello 0,96 per cento. La Federalberghi Sud Sardegna ha stilato un report con l’impatto dei tributi per le imprese alberghiere cittadine. Con la vecchia Ici un trenta camere se la cavava con 29mila euro all’anno, nel 2012 ha pagato Imu per 58.700 euro, più 102 per cento. Un hotel con cento camere è schizzato da 59mila euro di Ici a quasi 124mila di Imu, rialzo del novantadue per cento, idem un albergo con duecento stanze, che è passato da 178mila a 368mila euro. Renato Serra, consigliere Udc e componente del direttivo Federalberghi, si vede bocciare due emendamenti per ridurre l’aliquota alle categorie D e attacca: «Il coefficiente moltiplicatore aumenta da 60 a 65, l’imposta aumenta per albergatori e commercianti cittadini, l’anno scorso hanno avuto un crollo del quindici per cento sugli affari. Non si possono dissanguare così», tuona il consigliere di minoranza, «il sindaco Zedda ha detto che c’è un tesoretto di 80 milioni, paghi con quello gli sprechi pubblici, anzichè colpire le strutture ricettive, saranno costrette a licenziare dipendenti». P. R.