Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«In Sardegna non c'è stadio per la serie A»

Fonte: L'Unione Sarda
8 maggio 2013


Parla Abete (Figc)
 

Vedi la foto
FIRENZE «La Federazione non può intervenire nelle aree che non sono di propria competenza e se il Cagliari avrà tutte le autorizzazioni necessarie sul versante dell'agibilità e dell'ordine pubblico non avrà problemi a partecipare al campionato di Serie A». Giancarlo Abete, che ieri a Coverciano ha chiuso il 6° seminario “Il calcio e chi lo racconta”, organizzato da Federcalcio e Stampa Sportiva, torna sulla questione stadio. Qualche settimane fa, il presidente federale aveva lamentato i danni che il sistema calcio aveva dovuto subire nella vicenda-Cagliari. Stavolta ha chiarito che «il Cagliari, i propri tifosi, il campionato e il calcio hanno dovuto affrontare una situazione in cui tutti sono stati danneggiati, ma pur in un momento di crisi, il calcio ha dimostrato di saper andare avanti». Abete ha però anche rilevato che «in Sardegna non c'è al momento nessuno stadio a norma per la Serie A, perciò se ne dovrà cercare un altro nella Penisola. Il vero problema è lo sradicamento dei tifosi, costretti a non poter avere la propria squadra vicina».
Ma c'è stato spazio anche per puntare il dito sulla politica: «Non credo che la legge sugli stadi vedrà la luce in questa legislatura, perché ci sono parti politiche che non la voterebbero. Nella passata, il cammino si è arenato per la spaccatura di un partito che allora non era di maggioranza relativa come il Pd, la cui area ambientalista era contraria. Ma Letta conosce molto bene il problema», ha detto, ricordando che in Italia pochi stadi potrebbero ospitare una partita ufficiale della Nazionale: «La prossima partita con San Marino si potrà giocare a Bologna, ma solo perché è un'amichevole».
Tornando al Cagliari, Abete ha ribadito: «Noi possiamo incidere con deroghe di piccola entità come quelle sul numero minimo di spettatori, come abbiamo fatto anni fa per il Treviso, ma se il Comune o le commissioni sull'ordine pubblico danno parere negativo, non possiamo fare nulla».