RIFIUTI

Tra le tante cause milionarie che pendono su palazzo Bacaredda, una si è appena risolta positivamente. La De Vizia si era rivolta al Tar per chiedere quasi undici milioni di euro da parte del Comune. Ma il Tribunale amministrativo regionale ha dato ragione all’amministra - zione pubblica, che si è risparmiata una nuova mazzata sui già delicati conti. La società si è occupata dela raccolta dei rifiuti solidi urbani dal 2005 al 2008, poi è partita una serie di proroghe e rinvii fino all’inizio di aprile del 2011. Secondo la De Vizia il contratto in vigore era quello del 2006 e ha chiesto al Comune una serie di integrazioni per tutta la durata della proroga: quantificate in 10.912.563 euro: circa 4 milioni per il 2009, circa 5,3 per il 2010 e un milione e mezzo per i primi quattro mesi del 2011. Secondo i giudici del tar, però, i soldi incassati dalla società durante quel periodo sono stati più che sufficenti, perché sono sempre stati più di quanto inzialmente pattuito, tra interventi straordinari e adeguamenti Istat, è non sarebbe quindi mai mancata, da parte del Comune, la giusta retribuzione per il servizio svolto visto che la De Vizia ha incassato 26 milioni di euro all’anno.