Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

A Cagliari giù le aliquote il Comune aspetta Roma

Fonte: Sardegna Quotidiano
2 maggio 2013

IL BALZELLO

 

La rata di giugno è certo che non si paghi, così dice il governo di Roma. Ma sull’abolizione dell’Imu il governo delle larghe intese non sembra d’accordo e a margine del dibattito per la fiducia al Senato è andata in scena la baruffa tra il neo ministro Franceschini (Pd) e il leader del Pdl, Berlusconi che ha legato il sostegno al governo alla cancellazione dell’ imposta sugli immbobili. In attesa che le dichiarazioni programmatiche e gli impegni assunti da Letta in Parlamento si traducano in norme, il Comune di Cagliari annuncia la riduzione di tutte le aliquote che dettagliano la più odiata delle imposte, quella sulla casa (anche la prima): l’Imu. Con una eccezone, quella sulle residenze sfitte che resta all’1.06%. Ma Palazzo Bacaredda dovrà prepararsi per andare a recuperare i denari che in caso di cancellazione dovranno essere recuperati per rimpolpare il bilancio del Municipio. La giunta, in ogni caso, ha deliberato le percentuali del salasso Imu, così: l’aliquota sulla prima casa scende dallo 0,45 del 2012 allo 0,4 per cento, con una detrazione di 200 euro più 50 euro per ogni figlio sotto i ventisei anni. così come per gli immobili assegnati dopo una separazione legale e per chi vive al’estero ma ha una casa in città l’aliquota scende dallo 0,76 allo 0,4 per cento. Al ribasso anche i locali di cooperative edilizie (dallo 0,96 allo 0,86 per cento) e per chi cede gratuitamente dei metri quadri a un parente entro il secondo grado (anche qui si scende dallo 0,96 dell’anno scorso al nuovo 0,86 per cento). Buone notizie per chi affitta, l’aliquota diventa più leggera: nel 2013 si paga lo 0,86 per cento. Per le cooperative edilizie e le case popolari si passa dallo 0,96 per cento di dodici mesi fa allo 0,58, oltre a una detrazione di 200 euro tondi. Chi affitta una casa segnata come abitazione principale, paga un’aliquota dello 0,76 per cento. Giù, dallo 0,86 per cento allo 0,76 anche l’Imu per chi affitta a universitari. «In attesa delle decisioni romane, possiamo subito procedere con questi cambiamenti », dichiara il sindaco Massimo Zedda. «Se l’Imu sulla prima casa sarà cancellata, il governo dovrà reperire i fondi del mancato introito e garantire risorse per i comuni», insiste il sindaco di Sel (che sta all’opposizione del governo Letta). «Molti comuni hanno aumentato o lasciato invariate le aliquote per il 2013 - gonfia il petto il primo cittadino - invece i cagliaritani risparmieranno 2,6 milioni di euro con la nuova aliquota sulla prima casa». «Con l’aliquota invariata per le case sfitte, speriamo di riscontrare più affitti», è l’auspicio del capo dell’amministrazione. 

 

 

L’ENTRATA 75 MILIONI IN CASSA RESTANO 53

 L’unica aliquota dell’Imu che non scende, a Cagliari, è quella legata ai proprietari di un appartamento non affittato. Così come l’anno scorso, anche nel 2013 la percentuale rimane invariata: 1,06 per cento. E sono tanti i metri quadri vuoti in città, il censimento più recente è datato dicembre 2011. «Il totale è di 5100 appartamenti sfitti e abbiamo deciso di mantenere l’aliquota invariata e alta, per cercare di incentivare l’affitto», spiega Gabor Pinna, assessore comunale al Bilancio, che snocciola anche i dati generali dei denari rastrellati con l’imposta sugli immobili (solo una parte resta al Comune il resto va allo Stato). «Con l’Imu sulla prima casa nel 2012 abbiamo avuto un incasso finale di circa 19 milioni di euro e unito alle seconde case, ai locali commerciali e a tutte le altre tipologie di immobili, abbiamo incamerato un totale di 75 milioni di euro», afferma l’esponente della giunta Zedda, che osserva, carte alla mano, che «di tutti questi soldi, solo 53 milioni di euro sono rimasti nelle casse dell’amministrazione comunale». L’ENTRATA 75 MILIONI IN CASSA RESTANO 53 n L’unica aliquota dell’Imu che non scende, a Cagliari, è quella legata ai proprietari di un appartamento non affittato. Così come l’anno scorso, anche nel 2013 la percentuale rimane invariata: 1,06 per cento. E sono tanti i metri quadri vuoti in città, il censimento più recente è datato dicembre 2011. «Il totale è di 5100 appartamenti sfitti e abbiamo deciso di mantenere l’aliquota invariata e alta, per cercare di incentivare l’affitto», spiega Gabor Pinna, assessore comunale al Bilancio, che snocciola anche i dati generali dei denari rastrellati con l’imposta sugli immobili (solo una parte resta al Comune il resto va allo Stato). «Con l’Imu sulla prima casa nel 2012 abbiamo avuto un incasso finale di circa 19 milioni di euro e unito alle seconde case, ai locali commerciali e a tutte le altre tipologie di immobili, abbiamo incamerato un totale di 75 milioni di euro», afferma l’esponente della giunta Zedda, che osserva, carte alla mano, che «di tutti questi soldi, solo 53 milioni di euro sono rimasti nelle casse dell’amministrazione comunale».