Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Nuovi Centri commerciali, protesta la Confesercenti

Fonte: La Nuova Sardegna
2 maggio 2013

 

Sestu, ne sarebbero previsti cinque e uno di questi dovrebbe sorgere sull’ex 131 Il progetto è del Gruppo supermercati Pan: «Ma non si venderanno alimentari»

    nuovi centri commerciali
    protesta la confesercenti
    roberto b






di Luciano Pirroni

SESTU. Dall'isola dei nuraghi all'isola dei Centri commerciali. Non è uno spot, ma il quadro tratteggiato dalla Confersercenti vuole mettersi di traverso per ostacolare la realizzazione di nuovi insediamenti: «È notizia di questi giorni – tuona il presidente provinciale dell'associazione, Roberto Bolognese - che la Sardegna continua a essere un obiettivo privilegiato dei gruppi che costruiscono e vendono le grandi strutture di vendita al dettaglio. Infatti, sul tavolo dell'assessorato regionale al Commercio sono pervenute altre cinque richieste per una autorizzazione alla creazione di Centri commerciali artificiali». E una delle strutture dovrebbe sorgere appunto a Sestu, in località Su Moriscau, a un tiro di schioppo dalla vecchia Carlo Felice. Un fazzoletto di terra affacciato sul polo artigianale e commerciale che già ospita l'Iper Pan, il caseificio Podda, la C.Fadda e la rivendita di materiali edili dei fratelli Orrù.

A proporre la realizzazione della nuova struttura è stata la “Superemme”,la società capofila della catena dei supermercati Pan. Un progetto che è già passato al vaglio della Conferenza dei servizi convocata qualche settimana fa nel municipio di via Scipione: «La richiesta relativa a Su Muriscau – aggiunge Roberto Bolognese – è per l'autorizzazione di una grande struttura di vendita non alimentare». Vendita di che, dunque? Dal palazzo civico il sindaco Aldo Pili e il funzionario responsabile tengono il massimo riserbo sull'operazione: «Certo che si palesa come un investimento di una certa rilevanza – hanno detto – Siamo però solo alle prime mosse e non è ancora decisa la tipologia merceologica della struttura». Da indiscrezioni sembra però che il progetto preveda la realizzazione di un megastore (circa settemila metri quadri) disposto su due livelli, dedicato in gran parte ad articoli sportivi. Ma non si esclude che ci possa essere un allargamento del progetto ad altre merci. Di qui la protesta del le associazioni di categoria, che non possono esprimere pareri vincolanti: »La Conferenza dei servizi è un organismo – contesta la Confersercenti – nel quale le associazioni come la nostra possono solo portare la loro opinione, ma non hanno diritto di voto, diritto che invece è ad esclusivo appannaggio di Regione, Provincia e Comuni». Tuttavia il sindaco Pili non ha mostrato dubbi sulla valenza positiva dell'intervento: «Un progetto che potrebbe tradursi in una boccata di ossigeno per la nostra economia». Ma l'associazione di categoria ribatte: «Ci piacerebbe che chi ci deve tutelare e rappresentare prenda provvedimenti forti a sostegno del piccolo commercio».