Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il business plan, la chiave del successo

Fonte: L'Unione Sarda
29 aprile 2013



Un buon piano fondamentale per accedere alle agevolazioni destinate alle nuove imprese
Il Comune di Cagliari finanzia la creazione di nuove imprese e nuovi posti di lavoro nel proprio territorio, ma oggi avere l'idea giusta non basta più, occorre un piano d'azione. E non solo perché il bando pubblico per finanziamenti alle imprese in regime De minimis prevede espressamente un modello di business plan. I mercati di riferimento sono diventati enormemente più vasti e complessi, le problematiche commerciali e gestionali più sofisticate, l'approvvigionamento dei capitali necessari più difficile. Così, prima di lanciarsi in un nuovo progetto imprenditoriale, diventa fondamentale far seguire all'idea un'adeguata pianificazione, per verificare la sua reale fattibilità e competitività e ridurre il rischio di insuccesso.
IL MODELLO Lo schema di business plan predisposto dal Servizio pianificazione strategica e politiche comunitarie, la struttura di riferimento del Comune per il bando De minimis, è articolato in cinque punti. Innanzi tutto è indispensabile una presentazione dell'azienda. In secondo luogo è necessaria un'analisi del settore, seguita dalla strategia di progetto, che include il piano di marketing. Una valutazione della convenienza del progetto stesso servirà invece per stimare le previsioni economico-finanziarie dall'anno di avvio a quello di regime. È richiesta infine la descrizione sintetica dei parametri dell'iniziativa, rilevanti ai fini dell'attribuzione del punteggio: settore di intervento, localizzazione, posti di lavoro creati e percentuale di cofinanziamento privato rispetto al programma di spese proposto.
COME REDIGERLO Oggi esistono software che permettono all'aspirante imprenditore di redigere in autonomia il proprio piano, ma per chi non dovesse possedere specifiche competenze economico-finanziarie è preferibile rivolgersi a un professionista del settore. «Il business plan è determinante ai fini dell'assegnazione del punteggio, pertanto è importante redigerlo in modo corretto seguendo il modello predisposto dal Comune, sia dal punto di vista formale che dei contenuti», spiega il commercialista Raffaele Orrù. «Il contenuto innovativo del progetto imprenditoriale concorre in misura notevole a una valutazione positiva», aggiunge Orrù.
La consulenza per l'elaborazione del business plan è tra le spese che possono essere coperte dal contributo finanziario comunale, fino a un massimo di 2.500 euro. Un servizio di assistenza tecnica gratuita alla compilazione viene invece fornito dalle Acli, attraverso seminari e incontri individuali. «Per rivolgersi ai nostri esperti non è necessario essere tesserati», precisa il presidente delle Acli provinciali di Cagliari Mauro Carta. Già operativo anche uno sportello ad hoc del Comune per dare il maggior supporto possibile agli aspiranti imprenditori. Incontri informativi nelle circoscrizioni sono inoltre in programma a partire da metà maggio.
CHIAVE DEL SUCCESSO Ma il business plan non è solo uno strumento di valutazione. «La pianificazione vuole anche essere un supporto di analisi tecnica dell'attività dell'imprenditore, oggi indispensabile», afferma Alessandro Cossa, dirigente del Servizio pianificazione strategica del Comune. «È fondamentale fare la giusta analisi per evitare di soccombere nel breve periodo, come purtroppo accade a molte start up», ammonisce Cossa.
In questo senso il business plan non è dunque un semplice documento, ma uno strumento di lavoro che aiuta a ridurre il rischio imprenditoriale e può essere la vera chiave del successo di una nuova impresa.
Vanessa Usai

 


L'esperto
«Non bisogna snaturare l'idea guida dell'azienda»
«Non snaturate la vostra idea per due punti in più». È questo il consiglio di Alessandro Cossa, dirigente del Servizio pianificazione strategica del Comune di Cagliari, agli aspiranti imprenditori che intendono presentare domanda per i finanziamenti De minimis. «È controproducente prospettare progetti che potrebbero rivelarsi irrealizzabili al solo fine di ottenere i fondi», spiega Cossa, «le idee devono avere attuazione pratica, anche perché saranno sottoposte a verifica».
Ma cosa determina il successo di un business plan? «Sicuramente la giusta combinazione tra idea e competenza», risponde il dirigente, sottolineando che «l'amministrazione ci tiene a finanziare idee che possano creare occupazione».
Per quanto riguarda il bando De minimis del Comune di Cagliari, va ricordato che tutte le domande saranno sottoposte a istruttoria, a prescindere dall'ordine di arrivo. ( v. u. )