Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

L’Udc: «Nautic Show, che desolazione in banchina»

Fonte: Sardegna Quotidiano
26 aprile 2013

Porto

 

L’edizione numero quattordici del Nautic Show Sardinia, aperta solo da ieri e fino al primo maggio sul lungomare portuale, colleziona già una polemica politica. Barche vecchie, prodotti in vendita che nulla hanno a che vedere con il mare, prezzi per ottenere uno spazio proibitivi e tanti saluti all’idea di città di mare. Gli attacchi, diretti a chi ha concesso gli spazi all’evento arrivano dritti dritti dal capogruppo comunale Udc, Gianni Chessa. L’espo - nente scudocrociato, ieri pomeriggio, ha fatto una capatina tra gli stand bianchi: appena trenta minuti per lasciare l’area portuale con l’amaro in bocca. «Non capisco come si possa definire una fiera nautica. Ci sono tre espositori con due barche usate e due gommoni vecchi che non si possono neanche provare sul mare, pezzi simili farebbero una figura migliore tra le pagine di un giornale di annunci di vendite. Negli altri gazebo, altro fatto imbarazzante, si vendono tende solari, liquori sardi, oggettistica e addirittura automobili. Tutta roba che non c’en - tra nulla con la nautica», dice Chessa, «è poco dignitoso per la nostra città, che si affaccia sul mare e ha una vocazione marinara. Chi passeggia tra questi chioschi resta demoralizzato. Non vendono nemmeno gps, ecoscandagli o canne da pesca. Suggerisco al presidente dell’autorità portuale Piergiorgio Massidda di ripensare questa fiera nautica, magari facendo pagare un prezzo simbolico agli espositori, so che per sette giorni versano qualche migliaia di euro». Il consigliere di minoranza di palazzo Bacaredda tira le orecchie anche allo stesso Comune: «Deve compartecipare e contribuire a migliorare eventi simili. Anche se quel terreno è di proprietà del demanio marittino, l’amministrazione comunale non può essere assente su delle iniziative così importanti». P. R.