Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sul cammino di Sant’Efisio: un percorso per fedeli e turisti

Fonte: La Nuova Sardegna
26 aprile 2013

 

Previste 2600 persone a piedi con i costumi di ottantotto Comuni di tutta la Sardegna Sempre meno tribune vip sul tracciato della processione. Atteso l’arrivo di migliaia di spettatori





 

CAGLIARI. Sant'Efisio, festa, fede e occasioni per provare ancora una volta a lanciare Cagliari città turistica.

Il budget di quest'anno, circa 350-380mila euro con la Regione che garantisce uno stanziamento di 237mila euro, è stato usato puntando più sulla promozione (pacchetti di viaggio e offerte di soggiorno con sconti anche del 15 per cento) che sulle tribune. Che infatti sono sempre di meno: come già annunciato nelle scorse settimane quest'anno mancheranno all'appello gli storici posti a sedere di piazza del Carmine. «Sant'Efisio ci ha fatto già una cortesia – ha detto il sindaco Massimo Zedda ieri mattina durante la presentazione in aula consiliare della 357esima edizione della festa – gli 80 milioni che lo Stato ci doveva sono già in cassa da dicembre». Religione, tradizione e opportunità: il Cammino di Sant'Efisio, con le tappe del trasferimento e ritorno del martire guerriero da Cagliari a Nora, cerca di andare sulla scia del Cammino più famoso del mondo, quello di Santiago di Compostela. La novità non scatta subito, ma dovrebbe essere soltanto questione di mesi. Tutto potrebbe essere pronto giá dal prossimo autunno e lanciato nei canali commerciali di promozione turistica: si parla di Cammino aperto tutto l'anno. L'annuncio è arrivato ieri mattina: «Le direttive – ha detto l'assessore al Turismo Luigi Crisponi – sono nella delibera. Da allora sono già arrivate diverse proposte di itinerario». Il progetto dovrebbe coinvolgere il capoluogo e i comuni che ospitano le tappe del percorso del Primo maggio. In più, insieme alla Regione, è coinvolta la Curia. Per tutti si tratta di un importante svolta culturale e devozionale con inevitabili ricadute sotto il profilo economico. C'è anche la benedizione dell'arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio.

«Stiamo lavorando – ha detto l'assessore al Turismo del Comune di Cagliari Barbara Argiolas – a questo progetto da parecchio tempo. Potrebbe essere pronto tra ottobre e novembre: non vogliamo buttare via il 2014». Ma ora riflettori puntati sulla festa del Primo maggio. Pronostici facili facili: pioggia o sole sarà sicuramente un bagno di folla. Settantadue gruppi folk, 88 comuni, 79 miliziani a cavallo, 2600 persone a piedi con un rigoroso controllo dei costumi ad opera dell'Istituto superiore regionale etnografico. «Sará rappresentata – ha spiegato Argiolas – ogni subregione della Sardegna». Come dire: festa non solo della cittá, ma di tutta l'isola. Una manifestazione, quella in programma il Primo maggio, che per il sesto anno consecutivo può contare sul patrocinio della commissione nazionale dell'Unesco . Si potrà assistere seduti alla sfilata solo davanti al Municipio sino a piazza Matteotti da una parte e l'incrocio davanti al Largo dall'altra. Il programma: la partenza delle traccas, i carri colorati dei gruppi partecipanti, è prevista per le 9.30. L'arrivo del santo davanti al Palazzo civico è programmato – ma anche gli eventuali ritardi fanno parte della tradizione – per le 13.30. L'alter nos, figura centrale della sfilata, sarà il consigliere comunale Filippo Petrucci. Non solo festa religiosa: a commemorazione dei settanta anni dei bombardamenti sulla città, nei primi quattro giorni di maggio, il cartellone degli eventi prevede la proiezione al Search di due filmati storici: "Cagliari, 1943 con Sant'Efisio" e "Quadri di guerra". Ci saranno proposte musicali, teatrali e culturali anche in occasione del ritorno del martire guerriero alla chiesetta di Stampace. Turismo ok, ma c'è il problema dei trasporti. «Voli già al completo per il Primo maggio – ha detto Crisponi – un atteggiamento che stiamo combattendo e combatteremo in tutte le sedi». Una battaglia che proprio questa mattina ha trovato un inatteso alleato, l' arcivescovo di Cagliari Miglio: «Mi associo a questo combattimento – ha detto – il 30 aprile ho trovato posto in aereo per partecipare a un incontro alla Cei a Roma, ma non per il ritorno nel pomeriggio».