Dopo gli insulti in consiglio

Dopo la discussione in aula tra Giuseppe Farris e Ninni Depau, che ha portato l'esponente dell'opposizione a dare del «cretino» al presidente del Consiglio, interviene il capogruppo del Pd Davide Carta, che bolla come «inqualificabile» il comportamento del Pdl «e in particolare gli insulti rivolti dal consigliere Farris al presidente Depau, privi di alcuna valenza politica», ma invece «un gesto di pura volgarità ed arroganza». Per Carta «gli insulti, evidentemente premeditati, hanno avuto il solo scopo di attivare una gazzarra indecente volta a coprire l'inconsistenza dell'azione politica del centrodestra e manifestano una mancanza di cultura istituzionale e di intolleranza verso le regole che noi stessi ci siamo dati e verso chi deve farle rispettare». Pronta la replica Farris: «La risposta di Carta è una foglia di fico che non riesce neanche a coprire le limitatezze della maggioranza. Carta è minoranza all'interno del suo gruppo. In aula in maggioranza hanno votato in 18 su una base di 26 persone». (m.r.)