Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

UNA GRANDE CAGLIARI CON LE PICCOLE COSE

Fonte: Sardegna Quotidiano
16 aprile 2013

 

di Pierluigi Mannino

La mancanza di risorse economiche non può essere l’alibi, per la nostra amministrazione cittadina, per non dare risposte ai cittadini e non rendere più facile la loro quotidianità. Il voto, 22 mesi fa, è stato il gesto conseguente a una miriade di “promesse miste a svolta” di chi, oggi, governa (governa?) Cagliari. Esistono problematiche complesse, è giusto ammettere che nessuno possiede i magici ingredienti per comporre l’altrettanto magica pozione del benessere collettivo. È però attraverso le piccole cose che un cittadino, fatto salvo l’ancora lungo periodo di crisi generale da vivere, può ritenersi sufficientemente soddisfatto del voto espresso. Il compito dell’opposizione è quello di essere costruttiva: come cagliaritano, ancora prima che come consigliere, voglio cercare di dare un mio ragionato contributo. Ridurre il traffico nelle strade, le lunghe attese negli uffici pubblici, fare in modo che nel tessuto economico locale si riversino risorse tali da consentire sviluppo e, conseguentemente, dare finalmente risposte ai tanti che sognano un lavoro. La già citata crisi economica sfocia in disperazione e pessimismo. L’attuale maggioranza comunale è ingessata, vinta dal timore di dare risposte concrete: un po’ proprio per paura, ma anche, forse, per incapacità. Tante cose, solo sulla carta più banali, assumono dimensioni epiche, e il cittadino assiste inerme al triste spettacolo in cui il ritornello è “non abbiamo risorse ”. Significa forse che per altri tre anni assisteremo a un improduttivo immobilismo? Mi auguro di no. Esistono problemi ai quali si può porre rimedio con semplici accorgimenti. Il servizio di raccolta rifiuti costringe molti cagliaritani ad attendere chiusi in macchina le operazioni di svuotamento dei cassonetti. L’amministra - zione attuale aveva promesso, in campagna elettorale, l’avvio del sistema porta-a-porta. Oggi è ancora inesistente. Nel frattempo si potrebbero rimodulare orari e percorsi di ritiro dell’immondezza. Così facendo, si darebbe una prima risposta al fastidioso problema del traffico. Un altro aiuto al sempre più provato cittadino potrebbe arrivare da nuovi orari di fruizione degli uffici comunali. Meglio un’apertura pomeridiana a turno. Dialogando col privato (negozi, studi, uffici, assicurazioni) si potrebbero concordare orari di apertura al pubblico più razionali e funzionali. Sul versante del trasporto delle merci, studiando strategie valide con i rappresentanti di categoria, si potrebbero diversificare le fasce orarie di consegna, in base alle zone. Altre e determinanti risposte potrebbero arrivare dal web. Alcune attività potrebbero essere totalmente svolte tramite Internet, come le pratiche edilizie dell’assessorato all’Urbanistica, quotidianamente preso d’assalto da centinaia di professionisti anche per semplici informazioni. Incoraggiare il dialogo via email, far trasmettere documenti ed elaborati tramite Pec, prevedere una serie di Faq per le questioni più diffuse. Di colpo e con costi prossimi allo zero, le strade sarebbero ulteriormente più sgombre da macchine, e guadagnerebbe in efficienza questo importante ufficio. Nelle dichiarazioni programmatiche, il sindaco Zedda aveva elogiato la parola “file”(il termine inglese, per essere chiari), dichiarando che avrebbe reso effettivo lo slogan“più file in rete e meno file agli sportelli”. Per ora si è visto ben poco. Abbiamo, forse, davanti a noi ancora 3 anni di consiliatura. Non ci resta che sperare che il motto “tecnologico” del sindaco diventi realtà. Insieme alle “tante Cagliari che ci sono” tristemente ferme al palo. Consigliere comunale Patto per Cagliari