Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Infopoint, con la chiusura 15 disoccupati in più

Fonte: L'Unione Sarda
15 aprile 2013


Parla un ex dipendente: «Fermato un servizio che dava ottimi risultati»


«Questa giunta aveva tra i punti cruciali del suo programma la lotta al precariato e alla disoccupazione. Anziché predisporre gli strumenti per la stabilizzazione del personale già costosamente formato, in un momento di disperante crisi occupazionale sceglie di affidare il servizio, che aveva raggiunto brillanti risultati, a un soggetto privato».
È la dura replica Alessio Guerriero, uno dei 15 orientatori degli Infopoint mandati a casa il 31 gennaio scorso, all'assessore comunale al Turismo Barbara Argiolas, che ha deciso di esternalizzare il servizio informazioni turistiche prima gestito dal Comune e finanziato attraverso i cantieri di lavoro regionali, che però l'esponente della giunta Zedda non considera funzionali «perché ogni nove mesi bisognava fare una gara per cambiare gli orientatori che avevano un livello linguistico solo pre-intermediate».
«Il livello pre-intermediate era quello richiesto dal bando, non certo deciso dagli aspiranti orientatori, e le prove linguistiche, tutt'altro che facili, si svolgevano presso un'agenzia che aveva in carico le selezioni», spiega ancora Guerriero. Laurea in Lettere con 110 e lode, qualifica professionale di “Tecnico del marketing turistico”, diploma terziario extrauniversitario più altre certificazione linguistiche, come il Toefl, necessario per lavorare negli Usa, Guerriero, per usare le sue parole, ha «un curriculum ridonante e in eccesso rispetto alle richieste del bando», come quello della maggior parte dei suoi ex colleghi impiegati nei sei Infopoint un tempo attivi in città.
«Avremmo avuto il piacere di illustrare i risultati raggiunti all'assessore competente e al sindaco, ma non ce n'è stata data la possibilità», conclude. (m. g.)