Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

I proprietari puntano sulla legge

Fonte: Sardegna Quotidiano
15 aprile 2013

Chioschi

 

POETTO I titolari dei baretti al Tribunale del riesame per tentare la strada del dissequestro dopo la norma regionale. Sul Comune pioggia di accuse. Il Pd: un “saggio” sulla questione. Il Sib: disastro

Sui chioschi del Poetto, sigillati una settimana fa dalla Capitaneria di porto su ordine della Procura, va in scena il “tutti contro tutti”. Politica, comunale e regionale, e rappresentanti sindacali: possibile ricerca di saggi, litigi a distanza e scambi di accuse all’ombra della Sella Del Diavolo. L’estate è iniziata –colonnina di mercurio docet –, chi arriva nel lungomare dovrà portarsi il pranzo al sacco. I proprietari dei baretti confidano nel Tribunale del riesame: dopo la cosiddetta “leggina salva-chioschi” appro - vata dal consiglio regionale, vogliono sapere se può essere utilizzata come grimaldello per levare il nastro biancorosso e tornare dietro il bancone vista mare. Ma la situazione è aggrovigliata: in tanti cercano una soluzione, ma finora non si è andati oltre le proposte. L’ultima, in ordine di tempo, arriva ieri da palazzo Bacaredda: la richiesta bipartisan – uniti Francesco Ballero (Pd) e Roberto Porrà (Riformatori) –di interpellare un legale “terzo” che analizzi la legge votata martedì scorso da maggioranza e minoranza regionale, già stroncata dal sindaco Massimo Zedda, «non contiene il testo condiviso con noi e dalla conferenza dei capigruppo regionali», al quale aveva risposto il portavoce del governatore, Alessandro Serra: «Zedda come Schettino, accusa il suo De Falco. Non ha alibi». Tornando alla proposta mossa da consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, il Pd Francesco Ballero dice che «se l’amministrazione vuole risolvere il problema, stando nel campo della legalità e con diversi fronti aperti, c’è bisogno di un’istruttoria più qualificata. C’è stato un ordine del giorno di tutto il mio partito, qualche mese fa, che chiedeva proprio questo». Versante politico, stavolta regionale: c’è da registrare l’attacco del consigliere Pdl Carlo Sanjust: «Scelta inqualificabile del comune. Il consiglio di stato ha accertato l’illegittimità della concessione edilizia del palazzo di via Gallinara, a meno di 300 metri dallo stagno», osserva Sanjust, «ma il Comune non ha annullato le altre concessioni di palazzi realizzati alla stessa distanza. Questo fa capire come Zedda applica il principio di uguaglianza sancito dalla costituzione per giustificare l’annullamento di concessione edilizia dell’Emerson». Non le manda a dire neanche Gianluigi Molinari, coordinatore regionale Fiba- Confesercenti, «Il dirigente comunale dell’edilizia privata si permette, con potere discrezionale, l’annulla - mento in autotutela di concessione edilizia, di chiudere l’Emerson, realtà autorizzata dallo stesso comune, un paradosso. È singolare che Bertolotti, rappresentante Sib-Confcommercio, esprima a giochi fatti dubbi sulla legge votata dal consiglio regionale, non risulta abbia mai proposto qualcosa». E Alberto Bertolotti replica: «polemica inutile di Molinari, forse ha interpretato male mie dichiarazioni. Individuare il nemico in un collega è spreco di energie, le tengo per difendere le aziende balneari. Sull’Emerson il comune ha fatto una scelta scellerata, in fumo 50 buste paga. Il Comune ha distrutto il Poetto».

Paolo Rapeanu