Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Giorgino, un mare di occasioni perdute

Fonte: La Nuova Sardegna
15 aprile 2013

 

Il consigliere comunale Paolo Casu e il senatore Luciano Uras chiedono la restituzione al Comune dell’ex carcere minorile



di Stefano Ambu

CAGLIARI. Beppe Grillo, in tour a Quartucciu, l'aveva chiamato per sbaglio o per scherzo Ginetto. Ma con Giorgino c'è poco da ridere. Come si dice nei discorsi al bar, a Rimini lo avrebbero trasformato in una industria delle vacanze. A Cagliari no: ieri mattina il sopralluogo del consigliere comunale Paolo Casu (Psd'Az) e del senatore Luciano Uras (Sel) è diventato una visita nel (possibile) paradiso delle occasioni mancate. Lo scenario- si sta parlando di Giorgino parte seconda, la zona che va dal porto Canale alla fine della quattro corsie direzione Capoterra- è desolante: stradina d'altri tempi davanti al mare con spazzatura ai lati e un guardrail arrugginito, spiaggia coperta di alghe, ma anche di rifiuti. E un ex istituto per minori abbandonato con tanto di chiesetta: un complesso che meriterebbe un presente e magari un futuro migliore. Sembra un villaggio fantasma: ora è passato alla Regione ed è sorvegliato dalle guardie giurate. Inevitabile l'sos Giorgino. Domani Casu presenterà una mozione in assemblea civica per invitare sindaco e giunta a richiedere alla Regione proprio l'ex Istituto di rieducazione dei minori. "Potrebbe diventare- spiega il consigliere- un centro di aggregazione e rappresentare un'ottima possibilità di crescita e di sviluppo per l'intera area ma anche per l'occupazione lavorativa di molti giovani". Uras e Casu, per il rilancio di Giorgino, chiedono l'apertura di un tavolo tecnico che coinvolga Comune, Regione, Autorità portuale e Stato: "Bisogna fare qualcosa per quest'area in agonia- ha detto durante la visita di questa mattina- non possiamo perdere questa opportunità: chiediamo subito un' operazione di bonifica e di riqualificazione". La visita all'ex carcere è iniziata male: piccolo contrattempo per l'ingresso alla struttura, poi situazione sbloccata da un permesso "telefonico". Dentro si intravede una struttura dalle mille potenzialità, soprattutto in chiave turistica: un bel cortile (ora c'è una vecchia auto abbandonata), un'ala dello stabile adibita ad alloggi con vista su spiaggia e mare. Basterebbe un progetto. E magari un po' di soldi per farlo andare avanti. Però bisogna anche rimettere a posto la spiaggia: i pescatori dicono che il mare è pulito e che i pesci ci sono. Buon segno. Ma ora tocca all'arenile: Casu e Uras hanno preannunciato un'invasione di volontari per mettere nei sacchi tutta quella spazzatura. Non sarà facile. Stefano Ambu