Litorale senza servizi
di
Maurizio Bistrusso
Domenica 14 Aprile 2013 | 01:40
Benvenuti a Cagliari città turistica. Servizi igienici e baretti chiusi al Poetto e per i turisti e i tanti cagliaritani ieri é stata una giornata da dimenticare. L'assalto al litorale è iniziato intorno alle 11 quando un tiepido sole ha scaldato la giornata e tantissime persone si sono riversate in spiaggia alla ricerca della prima abbronzatura della stagione, abbinata, per i più coraggiosi, ai primi bagni in un mare trasparente e reso limpido da un leggero maestrale. Un anticipo d'estate con 29 gradi alle 14 che ha favorito chi ha deciso di passare qualche ora all'aria aperta. A fare da contraltare ai vantaggi concessi dal clima e dalla natura ci sono i disagi e un'assenza totale di servizi. La maggior parte dei locali igienici pubblici comunali è rimasto chiuso e nei cancelli un cartello indicava l'apertura dal 1 febbraio di tre strutture, la numero 1, la 6 e la 10. Di fatto, dopo un nostro sopralluogo, anche quelli indicati che abbiamo individuato ad intuito perché privi di numerazione e quindi con l 'impossibilità di essere individuati, sono risultati tutti sbarrati. Nei 5 chilometri di lungomare l'unico che abbiamo trovato aperto, potrebbe essere stato,ad intuito il numero 6, ma la sorpresa è stata grande quando nei servizi igienici e dai rubinetti non usciva un goccio d'acqua, come risulta nella documentazione fotografica, con le prevedibili conseguenze igieniche e con l'aria decisamente irrespirabile. Fino allo scorso dicembre i baretti hanno compensato in qualche modo il disservizio ma da circa una settimana quindici chioschi risultano sbarrati con i sigilli della capitaneria di porto in evidenza. Una situazione disastrosa e un biglietto da visita devastante per una Cagliari turistica che mostra i suoi limiti e poca organizzazione. Per chi non conosce le vicende cittadine la sorpresa è stata grande e i tantissimi turisti e i cagliaritani delusi da una situazione paradossale hanno preso d'assalto per consumare un insalata, fare colazione o semplicemente per prendere un caffè o una bibita e per poter espletare i normali bisogni fisiologici gli unici baretti aperti, l'Emerson e l'Iguana,in un lungomare che potrebbe diventare una risorsa ma per il momento è un deserto. La settimana prossima sarà decisiva per le sorti dei chioschi per i quali i titolari provvederanno a chiedere il dissequestro in base alla "leggina" 501, approvata dalla Regione per la quale la commissione urbanistica consiliare del comune ha deciso di chiedere un parere legale per dirimere dubbi e contenzioso. Nel frattempo il Golden Beach ha deciso di sparire di scena e ha smontato il suo manufatto. È l'unico dei baretti che sembra aver rispettato le indicazioni dell'assessorato all'urbanistica e dei tecnici del comune di Cagliari. Ora tutti sperano in una soluzione rapida che consenta di riaprire le attività che si affacciano sul lungomare.