Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Case Erp, il pasticcio dei lavori

Fonte: Sardegna Quotidiano
5 aprile 2013

Comune

 

IL DIBATTITO Non esistono ancora elenchi aggiornati su alloggi ceduti e di proprietà comunale: interventi pagati dal municipio anche per immobili di privati. Scambi di accuse in commissione

Una finestra rotta da cambiare, un muro da riverniciare, tubi dell’ac - qua o fili della luce da sostituire: lavori edilizi, spesso costosi. Se a pagare è il Comune, tanto meglio. In passato, così sono andate le cose in molti alloggi popolari Erp, quando erano già in mano a privati. Che chiamavano gli uffici comunali e facevano arrivare gli operai a casa a costo zero. I denari, scontato sottolinearlo, uscivano dalle casse pubbliche. Motivo: l’assenza di carte aggiornate – in alcuni casi, mai stilati –per avere sotto controllo la situazione di tutti gli immobili abitativi di proprietà di palazzo Bacaredda nei quartieri periferici. C’è di più: private o a carico del Comune che fossero, tante palazzine hanno subìto ristrutturazioni – anche importanti – mai segnalate a nessun ufficio. Il pasticcio lo fa saltare fuori Francesca Brundu, dirigente del servizio Patrimonio, nella commissione congiunta Lavori pubblici e Patrimonio. «In passato sono stati eseguiti lavori in alloggi quanto erano già stati venduti, i proprietari facevano finta che fossero ancora di nostra proprietà. Così per le manutenzioni, in tanti casi nessuna traccia e tanta confusione», afferma la Brundu, che sollecita «la necessità di tracciamento dei dati. Non possiamo dire a chi viene negli uffici per chiedere manutenzioni di alloggi popolari, ben il trenta per cento del totale, che c’è solo il call center. Dobbiamo essere pronti a riceverli. Segnalo anche problemi per alloggiatari abusivi », termina. Note dolenti e fiducia nelle nuove azioni giungono dal direttore generale Cristina Mancini: «Abbiamo notato l’esistenza di atti e passaggi duplicati, non fluidi», spiega, parlando di un recente tavolo tecnico, «è buona l’idea dell’albo delle ditte di lavori, magari con prezzi fermi per tre anni. Sulle segnalazioni di lavori sugli Erp, serve capire se l’inquilino sia moroso o in regola, gli uffici devono poter accedere a que ste informazioni» Interviene anche Luisa Anna Marras, assessore ai Lavori pubblici: «Sulle case Erp servono rapporti più forti tra Patrimonio e Lavori pubblici, ancora oggi ci sono difficoltà, ma nulla è insuperabile». E Claudio Cugusi, Pd e presidente della commissione Patrimonio, trova tutti concordi «nel ritrovarsi tra quindici giorni, per sentire dalla Mancini quali sono le azioni che possono compiersi subito e quali quelle un pò più lunghe». Ma, quando si parla di case popolari, la polemica arriva all’improvviso. Marisa Depau (Sel) vuole sapere «nomi e indirizzi di chi vive nelle case comunali, per capire se si interviene in tutti i quartieri o solo in vie specifiche ». Maurizio Chessa, Pd e presidente della commissione Lavori pubblici, ammonisce «sul rischio di creare situazioni troppo personalistiche, come accadeva in generale nel passato». Parole che fanno infuriare Gianni Chessa, Udc e ex assessore al Patrimonio: «Il centrodestra ha lavorato bene, non tollero simili accuse. Quando ero assessore non ho mai ricevuto nessun avviso dalla Corte dei conti».

Paolo Rapeanu