Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Turismo Tassisti contro il bus per croceristi: guerra tra poveri MARINA Croceristi a spasso nelle st

Fonte: Sardegna Quotidiano
5 aprile 2013

Turismo

Tassisti contro il bus per croceristi: guerra tra poveri

 I negozianti del “Consorzio insieme” si quotano per affittare un bus che porti i turisti nelle strade dello shopping. Ma i tassisti cagliaritani guardano allibiti il sorpasso a tutta birra della loro attività. «Perché invece di investire ottomila euro per questa iniziativa non fanno un accordo con noi? È la mazzata finale». Le proposte vanno dalle brochure da tenere nei taxi fino a sconti e accordi vari «che ci permetterebbero di lavorare, soprattutto dopo un inverno difficile», hanno dichiarato i rappresentanti degli Unitaxi Giovanni Frongia e Andrea Cocco. «Da anni portiamo i turisti nei negozi, vogliono scendere davanti al portone dello shopping e chiedono di aspettarli per fare meno passi possibili. Che senso ha un pullman che li porti in piazza Repubblica? Che spazi ci sono, poi?». Ma se poi bisogna dirla tutta «ci sono crociere che arrivano in porto alle 13 e ripartono alle 17.30 e questo è il vero problema perché trovano tutto chiuso e allora la cosa più ovvia sarebbe incontrarci tutti e studiare il modo di fare divenetare davvero Cagliari una città turistica ed evitare inutili guerre tra poveri». Roberto Randaccio, giovane tassista che ha deciso da poco tempo di fare questo lavoro ricorda «giornate invernali dove speravi nella corsa di cinque euro per arrivare a fine mese». Insomma, l’Unitaxi, sindacato che in città ha 45 auto sui 106 totali e che da tempo vede i suoi assistiti crescere con corsi di inglese autofinanziati per aumentare il livello del servizio spera innanzitutto «che Cappellacci non dia la concessione di questa linea così facilmente, che ci sia un incontro col presidente della Camera del commercio Giancarlo Deidda, il sindaco Zedda, l’autorità portuale e tutti coloro con il quale pianificare qualcosa di costruttivo per la città senza creare danni economici a nessuno», chiude Frongia.

 

Vi.Sa