Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Eternit: nessun rischio

Fonte: L'Unione Sarda
5 aprile 2013


POETTO. Ieri nuova pulizia della zona davanti al Twist


Le mareggiate invernali hanno rimescolato profondamente la sabbia del Poetto. E allora sono spuntati nuovamente i pezzi di Eternit. Ieri tra la Quarta e la Quinta fermata sono tornate le squadre specializzate nella raccolta dell'amianto, incaricate dall'assessorato ai Servizi tecnologici del Comune.
Gli operai hanno rastrellato l'arenile dopo aver recintato la zona di fronte al Twist: «È un intervento richiesto dalla Commissione di inchiesta. Una pulizia completa l'intervento dello scorso anno: qualche pezzo di Eternit è rimasto in profondità e le mareggiate li hanno riportati in superficie», spiega l'assessore Pierluigi Leo. I lavori dovrebbero terminare oggi. Ma dopo la stagione estiva è previsto un nuovo intervento mirato «nei punti che ci verranno indicati dall'Arpas», dice Leo.
Nel 2012 sono stati raccolti oltre 400 chili di Eternit, quasi tutti ritrovati tra Quarta e Quinta fermata. E alla fine il verdetto della Commissione (ha raccolto anche le analisi fatte la scorsa estate) è chiaro: la spiaggia è sana nonostante abbia ancora bisogno di interventi di pulizia. Pulizia, non bonifica: i pezzi di cemento-amianto non hanno rilasciato fibre. Dunque non ci sarebbe nessun rischio. Questo dice l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente.
La Commissione ha ascoltato i dirigenti del Municipio, il responsabile del procedimento dell'abbattimento dei casotti del 1986 e i rappresentanti della società che la scorsa estate setacciò la spiaggia alla ricerca dei pezzi di Eternit. La conclusione: quei frammenti provengono dai tetti e dalle tubazioni di scarico dei casotti. La commissione ha anche chiesto altre rilevazioni sull'arenile: nel 2012 sono stati eseguiti dei carotaggi fino a una profondità di un metro e sessanta centimetri. Troppo poco. Questo «pregiudicherebbe una valutazione completa dei rischi», come è scritto nella relazione conclusiva dell'organo speciale.
Michele Ruffi