Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Arte, mestiere e solitudine sul palco inglese

Fonte: L'Unione Sarda
3 aprile 2013


Fino a domenica

L'arte e il mestiere dell'attore in un classico del Novecento, “Servo di scena” di Ronald Harwood, che segna l'atteso ritorno di Franco Branciaroli in Sardegna. Lo spettacolo, che Branciaroli interpreta e dirige, è in programma stasera alle 20,45 al Massimo di Cagliari per il cartellone “M'Illumino di prosa” del Cedac. Repliche alla stessa ora sino a domenica, quando si anticipa alle 19. Una pomeridiana è fissata alle 17 di domani.
Il testo, usando a pretesto la messinscena del “Re Lear” di Shakespeare in una Londra ferita dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, offre una riflessione sul senso del teatro nell'ottica del “servo di scena”, ovvero l'assistente di un non meglio identificato “Sir”, capocomico e grande interprete della scena inglese. La quotidianità della compagnia, tra tournée, amori e vanità, sparisce al momento in cui i riflettori si accendono fino agli applausi del pubblico e alla nuova realtà del teatro che hanno creato.
Una commedia brillante in cui balza all'occhio la solitudine doppia del grande attore all'apice della carriera e ancor più davanti alle battute finale del copione dell'esistenza e di chi ha dedicato la propria vita al servizio dell'arte e del carisma del maestro. L'incisività dei dialoghi in stile british mette a nudo le fragilità dell'interprete, mostrando però anche la passione e lo studio, la tecnica e il talento, l'impeccabile professionalità del misterioso “Sir” e dei suoi compagni di viaggio.
Sul palco Branciaroli impersona il “Sir” e con lui, nei panni del fido assistente, c'è Tommaso Cardarelli. Completano il cast Lisa Galantini, Melania Giglio, Daniele Griggio, Giorgio Lanza e Valentina Violo, mentre Margherita Palli firma costumi e scene illuminate con il disegno luci di Gigi Saccomandi. Venerdì alle 17,30 gli artisti incontreranno il pubblico alla Mem (la Mediateca del Mediterraneo, ingresso libero) per una chiacchierata con il giornalista Gianfranco Capitta sulla bellezza del fare teatro. (m.va.)