Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Baretti, martedì (forse) la salvezza

Fonte: L'Unione Sarda
3 aprile 2013


POETTO. Accordo in Consiglio regionale tra i capigruppo, la presidente Lombardo e il sindaco Zedda

Intesa per approvare la legge che li terrà in piedi sino a fine anno

Tutti d'accordo: bisogna salvare la stagione estiva dei baretti con una legge da approvare il prima possibile. Data prevista: martedì prossimo, in Consiglio regionale. Momento in cui, se nessun partito creerà ostacoli, la legge salva-chioschi sarà rapidamente discussa e approvata. Ma il condizionale è d'obbligo, viste tutte le peripezie che ci sono state fino a oggi. Il testo verrà inserito all'ordine del giorno e discusso, se poi davvero verrà approvato è tutta un'altra storia.
LA RIUNIONE Ieri sera si è svolta la riunione decisiva (si spera) in Consiglio regionale. Presenti il presidente dell'aula, Claudia Lombardo, e i rappresentanti di tutti i gruppi che compongono l'assemblea sarda. A discutere con loro, in un clima cordiale e costruttivo, il sindaco Massimo Zedda. «Nel corso dell'incontro - recita un comunicato della presidenza - si è condiviso il testo della proposta di legge “Disposizioni eccezionali e transitorie in materia di opere e manufatti temporanei a servizio della fruizione turistico-ricreativa”. La conferenza dei capigruppo ha condiviso di iscrivere la proposta all'ordine del giorno dell'assemblea già convocata per martedì 9 aprile, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento», cioè con la procedura d'urgenza. Insomma, se davvero tutti i partiti faranno il loro dovere, la settimana prossima verrà dato il via libera alla legge che permetterà ai baretti di rimanere in piedi fino alla fine dell'anno, senza che prima debbano essere smontati.
I COMMENTI «L'urgenza della situazione ci ha costretto a questo tipo di proposta - spiega Adriano Salis (Idv) - ma il carattere temporaneo è evidente. La Giunta regionale deve studiare una norma che modifichi il Ppr e che risolva i problemi in modo definitivo tutelando il patrimonio ambientale». Soddisfatto Edoardo Tocco (Pdl): «Si tratta di una norma provvisoria, che non cancella i problemi che potranno essere risolti solo dall'approvazione definitiva del Pul. Ma intanto almeno la stagione è salva, per la gioia degli operatori e dei dipendenti delle attività commerciali».
BUON SENSO Giampaolo Diana (Pd) si appella al buon senso: «Quella che andrà in aula martedì è una norma che eviterà disagi nell'immediato. È provvisoria perché permette ai baretti di rimanere in piedi in attesa del Pul, che il Comune ha già adottato e che si spera sia approvato definitivamente nel più breve tempo possibile». Poi un occhio all'ambiente: «La legge salvaguarda anche la spiaggia, perché lo smontaggio dei baretti avrebbe potuto creare danni».
A questo punto, martedì prossimo gli occhi di tutti i cagliaritani saranno puntati sui banchi del Consiglio regionale. A parole nessuno ha posto problemi rilevanti, resta da vedere cosa accadrà alla prova dei fatti. In ballo c'è il futuro del lungomare del capoluogo.
Piercarlo Cicero


L'iter legislativo
Prima serve il sì
delle Autonomie
Arriverà venerdì

Nessuna preclusione, nessun parere negativo o perplessità sulla proposta di legge per salvare la stagione dei baretti al Poetto. Il Consiglio delle autonomie locali, organo composto dai rappresentanti degli enti locali che ha funzioni consultive ed è finalizzato al coordinamento fra la Regione e il suo sistema di enti territoriali, venerdì si riunirà e darà il via libera al documento. Assolutamente in tempo, dunque, per la seduta del Consiglio regionale di martedì prossimo.
La paura in Regione era proprio che il Cal potesse creare problemi dal punto di vista tecnico, visto che un eventuale ritardo del parere sulla proposta di legge avrebbe obbligatoriamente fatto slittare la presentazione in Consiglio regionale del testo.
Nei giorni scorsi più volte si è parlato della necessità che il Consiglio delle autonomie locali desse il via libera il prima possibile alla proposta. Ma in realtà il documento è arrivato negli uffici del Cal solo ieri. In un colloquio che il presidente Gianfranco Ganau ha avuto sia con il numero uno dell'assemblea sarda, Claudia Lombardo, che con il sindaco Massimo Zedda, è stato chiarito tutto: l'assemblea delle autonomie locali si riunirà fra due giorni e non ci saranno problemi per dare l'ok alla legge. Via libera che, è bene dirlo, non è vincolante ma è comunque obbligatorio. Senza il Cal, per farla breve, l'aula di via Roma non potrebbe muoversi. E stando al regolamento l'organo avrebbe quindici giorni di tempo per poter dare il suo parere.
Il fatto che la proposta di legge verrà discussa dopodomani, dunque, fa capire che da parte dell'ente presieduto da Ganau c'è la massima collaborazione su questo argomento. Proprio ieri, intanto, dagli uffici della Regione è stato mandato a quelli del Cal il testo della legge che vede primo firmatario Pietro Pittalis. (p.c.c.)


IL TESTO. La “leggina” che salverà la stagione estiva
Una norma per tutti i litorali

Due articoli che permetteranno ai baretti del lungomare cagliaritano di rimanere aperti per tutta la stagione estiva senza che debbano essere prima smontati e poi rimontati. Questo, in sintesi, il contenuto della proposta di legge n° 501 che vede come primo firmatario Pietro Pittalis, consigliere del Pdl, ma che (almeno a parole) ha il benestare sia del centrodestra che del centrosinistra.
Il documento si intitola “Disposizioni eccezionali e transitorie in materia di opere e manufatti temporanei a servizio della fruizione turistico-ricreativa”. «La particolarissima ed eccezionale natura di legge-provvedimento che la presente proposta assume appare giustificata dalla particolare situazione in atto, particolarmente controversa e delicata - è scritto nella relazione del proponente - Infatti, se da un lato è ormai incombente l'inizio della stagione turistica, dall'altro lato le amministrazioni comunali palesano un evidente ritardo nella redazione e approvazione dei piani di utilizzo dei litorali, strumenti, com'è noto, indispensabili per il corretto uso di tale delicato ed importante ambito».
Una “leggina” che ha come obiettivo quello di tutelare anche l'ambiente. Nel primo articolo è infatti sottolineato come «le opere e i manufatti temporanei a servizio della fruizione turistico-ricreativa e della balneazione sui litorali della Sardegna in essi insistenti alla data del 1° novembre 2012, in via eccezionale a decorrere da tale data, per un periodo di validità massimo fino al 31 dicembre 2013 e anche in carenza dei relativi provvedimenti autorizzatori, restano installate, al fine di evitare che la loro reiterata opera di rimozione e di ripristino determini sia l'insorgere di rilevanti danni ambientali».
Il secondo articolo specifica semplicemente come la la legge, una volta approvata, entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione (Buras). (p.c.c.)


Il sindaco
«Per il Pul
aspettiamo
l'ok della
Regione»
Un incontro cordiale, dove ci è voluto poco tempo per trovare un accordo che accontentasse tutti. L'obiettivo del sindaco Massimo Zedda era che il Consiglio regionale arrivasse un punto di incontro per trovare una soluzione che salvasse i baretti.
L'esito della riunione di ieri, al momento, sembra accontentarlo. «È una questione che riguarda tutta la città - spiega il primo cittadino al termine dell'incontro - nel corso della riunione si è registrata la disponibilità del presidente del Consiglio e dei capigruppo sulla questione». Insomma, ci sono ancora una serie di passi da compiere (il parere del Cal su tutti), ma non ci dovrebbero essere ostacoli per portare la legge salva-baretti in aula entro martedì prossimo: «La proposta sulle attività del lungomare è stata concordata e ha avuto il benestare degli uffici competenti - prosegue Zedda - avrà validità fino alla fine dell'anno, rimane il fatto che per risolvere questa vicenda una volta per tutte sarà necessaria l'approvazione del Pul da parte della Regione».
Il Pul è stato adottato l'ottobre scorso dal Consiglio comunale. Solo un primo passo, perché per il via libera definitivo ci vogliono un'altra serie di passaggi lunghi e complessi. Il più importante è l'ok della Regione, che è vincolante. Gli uffici degli Enti Locali le settimane scorse hanno già posto una serie di rilievi al Piano che l'amministrazione cittadina dovrà analizzare e risolvere.
La speranza, in Comune, è che il Pul possa essere approvato definitivamente entro la fine dell'anno. Obiettivo, va detto, molto difficile da raggiungere. (p.c.c.)