Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Bollette salate nuova caccia agli sprechi

Fonte: Sardegna Quotidiano
27 marzo 2013

Comune

 

 SPESE Otto milioni di euro ogni anno per pagare la corrente e il riscaldamento, ma per molti immobili non si sa chi li utilizzi La Mancini: negli assessorati personale incaricato per la vigilanza

in tutta l’isola il contatore elettrico gira a livelli vorticosi. Nelle abitazioni private, ma anche, per esempio, nei tanti immobili del Comune. I dati relativi ai consumi dei sardi escono fuori da un’analisi della Cna Sardegna: un monitoraggio completo dei dodici mesi del 2011. E i risultati lasciano poco spazio all’interpretazione: 1,4%, questa la spesa media pro capite, superiore di oltre mezzo punto al resto d’Italia. La Sardegna è preceduta solo dal Lazio e dalla Valle d’Aosta. E l’energia rinnovabile cresce: nel 2005 copriva il 3,2 per cento dei consumi, ventiquattro mesi fa è sestuplicata, toccando il sedici per cento. Non va meglio dalle parti di palazzo Bacaredda, dove ogni anno escono otto milioni di euro – dunque, denari pubblici - per pagare le bollette di per- fetti sconosciuti che utilizzano i tanti immobili comunali. Questo perché ogni assessorato, nel momento in cui assegna uno spazio, non informa il settore Patrimonio e in automatico diventa il solo responsabile di carteggi con richieste di pagamento. Che però non riceve, visto che tutti i conti devono essere liquidati dalle casse dei Servizi tecnologici. «Gli assessorati che danno in gestione nostre proprietà devono fornirmi questi dati, hanno tutte le carte nei loro scaffali. Mi serve comprendere se è giusto pagare tutte queste bollette e capire dove è corretto pretendere che le spese siano a carico del locatario», dice l’assessore competente Pierluigi Leo, «gli uffici intanto stanno cercando di intercettare finanziamenti europei per abbattere i costi energetici, anche se basta un aumento di tariffa per rovinare tutto. Impianti fotovoltaici e caldaie in 45 scuole cittadine ci permetteranno di risparmiare quattro milioni di euro», aggiunge Leo, «grazie a un progetto che porterò in giunta appena possibile». Gli sprechi di kilowatt sono un pò ovunque, a livello comunale: nello stesso palazzo Bacaredda, così come in via Sauro e via Sonnino. «In questi posti ho individuato alcuni incaricati per controllare eventuali sprechi», afferma il direttore generale Cristina Mancini, «e sto verificando se un dispositivo di spegnimento automatizzato possa rappresentare una efficace modalità di ridurre inutili consumi». Gabor Pinna, assessore al Patrimonio: «Abbiamo tagliato locazioni passive per seicentomila euro, ma c’è ancora tanto da eliminare», sostiene Pinna, «intanto ho fatto produrre ai miei uffici novanta pagine dove ci sono tutti i dettagli su ogni edificio comunale». Tutti, meno uno: l’identità di chi lo utilizza.

P. R