Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I ciclisti abbattono il muro

Fonte: L'Unione Sarda
26 marzo 2013


GENNERUXI. L'accesso realizzato da un gruppo di cittadini: «Il Comune lo completi»
 

Già aperta la stradina che porta alla pista di Terramaini
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Un bel po' di lavoro l'hanno già eseguito loro, ora però bisogna fare le cose per bene. Il sottopasso che da via San Salvatore da Civita porta direttamente alla pista ciclabile che costeggia il canale di Terramaini esiste già.
Merito dell'associazione Città Ciclabile, che le settimane scorse si è messa al lavoro per creare una mini-galleria percorribile, sotto l'Asse Mediano, in attesa che chi di dovere preveda uno stanziamento per farla diventare una vera strada. Un progetto che costerebbe poco e che allo stesso tempo è stato già redatto dai tecnici della stessa associazione, che ha tra gli iscritti parecchi ingegneri.
 

IL SOTTOPASSO Il sottopasso permette a chi vuole andare a piedi o in bicicletta da via San Salvatore da Civita di arrivare direttamente al canale di Terramaini che costeggia l'Asse Mediano: una volta giunti nella strada di Genneruxi si scende attraverso una rampa e si arriva al sottopasso, lungo una ventina di metri e che adesso è molto stretto e basso (ma ci si può passare). Con i lavori giusti potrebbe diventare percorribile per chiunque. Una volta usciti ci si trova in una zona totalmente diversa da quella in cui si era prima. Si arriva infatti di fronte al canale di Terramaini, dove anni fa era stata costruita una pista ciclabile che parte dall'incrocio di via dei Conversi e finisce all'altezza dei Vigili del fuoco di viale Marconi, costeggiando l'intero corso d'acqua. Domenica scorsa il gruppo di cicloamatori ha già sperimentato la via d'accesso. Tutti sono riusciti a passare all'interno della stradina.
 

L'APPELLO Virgilio Scanu, presidente dell'associazione che ogni settimana organizza un'escursione in bicicletta per le strade della città, promuove il progetto e spera che l'amministrazione se ne possa occupare il prima possibile: «Stiamo parlando di un'opera semplice, che noi abbiamo già provveduto a rendere quanto meno attraversabile e che con poche decine di migliaia di euro potrebbe diventare a tutti gli effetti una via d'accesso che collega due zone della città». Da qui l'appello al Comune: «L'assessore al Traffico, Mauro Coni, conosce il progetto - spiega - sappiamo che lui è a favore di tutto ciò che riguarda la mobilità sostenibile, la nostra speranza è che trovi i fondi necessari per mandare avanti quest'opera, che tutto sommato non è così complicata da mettere in atto».
 

L'INGEGNERE Efisio Farigu, vicepresidente dell'associazione, è ingegnere e ha lavorato insieme ad alcuni colleghi all'elaborazione del progetto: «Sul costo delle opere si può discutere - spiega - se si vuole fare una cosa di qualità si può arrivare a spendere anche ottanta mila euro, se invece si preferisce lasciare la strada sterrata e pulita bastano dei mezzi meccanici per ripulire la zona e appiattire per bene la strada, e a quel punto si spenderebbe davvero poco».
LE IDEE Insomma, l'associazione le idee per rendere Cagliari una città sempre più portata alla mobilità sostenibile le ha. «Con i prossimi lavori finanziati dalla Regione con l'accordo di programma - conclude Scanu - si potrà andare sempre più su pista ciclabile, da piazza Matteotti fino alla Cittadella Universitaria, verso i paesi dell'hinterland, verso il Parco di Molentargius e il Poetto». Un sogno che con un po' di buona volontà potrebbe essere realizzato.
Piercarlo Cicero