Rassegna Stampa

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La Polizia ferma il concerto degli studenti, è rivolta: "Grazie, Comune"

Fonte: web Castedduonline.it
25 marzo 2013

Caos all'Università


di  Maurizio Bistrusso

Sabato 23 Marzo 2013 | 19:35

La Polizia Municipale piomba al concerto degli universitari nella facoltà di Architettura e ferma la musica. Esplode la polemica, Unica 2.0 non ci sta e attacca il Comune. Persino Sel, il partito del sindaco, annuncia un’interrogazione di protesta in una sorta di “tutti contro tutti”. Ecco il resoconto allarmato degli universitari di Unica 2.0: “Vogliamo spendere due parole per quello che è successo ieri notte. La polizia municipale è entrata in territorio universitario, al nostro concerto, alle 00:15 - nonostante questo non sia possibile senza un'autorizzazione - e ci ha imposto il defluire degli studenti, accusandoci di aver bloccato la strada fuori e questo nonostante la nostra autorizzazione andasse fino all'una.
Con profondo imbarazzo, sottolineiamo il fatto che una cosa del genere non ci è mai successa, mai con Floris, mai con Mistretta, e ci succede sotto Giovanni Melis e sotto una giunta di centrosinistra. Inconcepibile interrompere una bellissima festa civile e rispettosa, un concerto tra giovani, con qualcosa che sembrava quasi un abuso. La polizia all'Università non può entrare.
Se questi sono i tempi e i modi con cui Cagliari vuole declinarsi Città Universitaria, centro pulsante della vita socio-culturale del Mediterraneo, il nostro timore è che morirà nella polvere dei 4 anziani che ancora abitano Castello.
E scusate la rabbia insita in queste parole, ma siamo un'associazione che crea dibattito critico in questa città, che fa eventi culturali, musicali, di sensibilizzazione sociale.
Noi siamo quelli che alla fine di questi eventi raccolgono dal primo all'ultimo bicchiere, dalla prima all'ultima cicca di sigaretta.
Noi siamo quelli che questi eventi li fanno perché ci fa piacere, perché è bello creare spazi di dialogo e aggregazione, per il cosiddetto tornare in pari, e non ci ricaviamo quasi mai nulla. Questi episodi ti tolgono la voglia di fare ogni cosa a Cagliari.
LA POLIZIA NON DEVE ENTRARE IN TERRITORIO UNIVERSITARIO.
SARA' BENE CHE QUALCUNO GLIELO RICORDI.
Grazie a tutti gli studenti e scusate se vi abbiamo sbattuto fuori, ma credo fosse chiaro che in quella situazione non potevamo fare altrimenti”.

 

Ma intanto c'è il comitato Castello 2020 degli abitanti del centro storico che diffonde le foto del caos a tarda notte e propone una verità opposta: "Sapete che tutte le volte che ci sono stati eventi del genere non è mai successa uno sgombero? Forse stavolta c'era troppo casino..o forse non si può bloccare l'UNICA strada di accesso a mezzo quartiere... magari se si sa di essere così tanti si può chiedere un altro spazio..e non uno cosi' ristretto e monumentale..e se fosse successo qualcosa, tipo incidenti? E le vie di fuga?? Le ambulanze??? Guardate la foto e giudicate voi, c'era gente ubriaca in strada sino alle 4 del mattino". Gli abitanti di Castello diffondono le foto dei ragazzi in strada con lo slogan "Piscia nei portoni che ti diverti di più". E accusano: "E che dire della sporcizia lasciata sulle finestre, sulle macchine, sui portoni e in tutti gli angoli di via Santa Croce? Guardate le foto, giudicate e diteci se concordate con le dichiarazioni degli studenti: “Noi siamo quelli che alla fine di questi eventi raccolgono dal primo all'ultimo bicchiere, dalla prima all'ultima cicca di sigaretta”. Chiedete agli spazzini quante bottiglie di birra, quanti bicchieri e quante buste di plastica hanno dovuto raccogliere questa mattina. Anche loro hanno documentato le condizioni in cui hanno trovato la strada con foto. Strano che alle quattro di notte gli "spettatori" del concerto fossero ancora accampati e bivaccanti in tutte le zone limitrofe alla facoltà schiamazzando e impedendo il sonno agli abitanti del quartiere storico, che è tuttaltro che un luogo adatto a quello che di fatto si è trasformato unun bottellon "autorizzato" dal preside!
Se non si è in grado di organizzare con un servizio d'ordine l'afflusso ed il deflusso di migliaia di studenti o presunti tali, schiamazzanti, bivaccanti, urinanti in ogni angolo e portone, allora è giusto essere interotti, che si scelgano altri luoghi!
Faccio presente che le macchine di chi giustamente pretendeva di rientrare alla propria abitazione provando ad attraversare con ogni cautela il blocco della strada sono state prese a calci dagli educatissimi e sobri partecipanti all'evento "culturale".
Il diritto allo studio non contempla il diritto al "casino autorizzato", trincerarsi dietro parole come "socio-culturale" e presunti diritti alo svago low cost, per giustificare una bolgia( con vendita di alcolici e relativo profitto "socioculturalelowcost" non si sa bene da parte di chi..) nel bel mezzo di un quartiere medioevale, significa che chi si sta lamentando è in malafede oppure irresponsabile".

Eieri a tarda notte è arrivata anche una contro replica da parte dei ragazzi di Unica 2.0: "In merito all'articolo dell'Unione Sarda, ripreso da altre testate online, Unica 2.0 non permette allo stesso di strumentalizzare le proprie posizioni trasformandole in un attacco diretto al sindaco. Chiediamo semplicemente da studenti alla Giunta di chiarire il comportamento ingiustificato della polizia municipale e, soprattutto, di garantire la nostra cittadinanza studentesca, che significa anche spazi e momenti di socialità, come già espresso allo stesso sindaco durante la mattinata del nostro congresso".