Rassegna Stampa

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Divieto di sfamare i randagi, Zedda sull'art. 9: "Abbiamo sbagliato"

Fonte: web Castedduonline.it
20 marzo 2013

    Protesta degli animalisti

di
Maurizio Bistrusso

Martedì 19 Marzo 2013 | 18:20

"Condivido le critiche all'articolo 9 del regolamento sugli animali. Tengo a precisare, prima di tutto, che il regolamento prevede grande attenzione e grande cura per gli animali. C'è una parte da correggere ma anche alcune cose da chiarire." Questo il commento del sindaco Massimo Zedda sulla sua pagina Facebook riguardo alle polemiche degli animalisti sull'articolo 9 del regolamento sulla tutela degli animali, che prevedeva tra i punti fondamentali il divieto di dare da mangiare e da bere agli animali e specialmente ai cani randagi della città.  "In primo luogo parliamo appunto di un regolamento e non di un'ordinanza- precisa il sindaco- l'ordinanza è firmata direttamente dal sindaco, il regolamento – come quello di cui si discute – è approvato dal Consiglio comunale. Il testo approvato da me e dalla Giunta, che era una proposta al Consiglio comunale, prevedeva questa versione dell'articolo 9:

E’ vietato:

-ricorrere all'addestramento di animali appartenenti a specie selvatiche;

-addestrare animali per combattimenti o per aumentarne l’aggressività;

-utilizzare animali a scopo di scommesse o accattonaggio;

-vendere, nel territorio comunale, animali colorati artificialmente;

-amputare parti del corpo degli animali per motivi estetici, salvo i casi certificati dal medico veterinario e le altre deroghe previste dalla normativa vigente;

-condurre animali a guinzaglio tramite mezzi di locomozione in movimento;

"La commissione consiliare Affari Generali- prosegue Zedda- ha poi proposto il seguente emendamento: Art. 9 dopo l’ultimo punto dell’articolo inserire i seguenti punti: "Gestire e dare da mangiare a tutte le specie di animali che vivono liberi sul territorio comunale ad esclusione delle colonie feline, compatibilmente con quanto previsto nel seguente regolamento, nonché alle specie faunistiche di particolare interesse ecologico che vivono o soggiornano in parchi, in aree verdi ed in alberate comunali, nei singoli casi in cui è presente una cartellonistica comunale derogatoria. Nei siti del parco provinciale di Monte Claro, di quello regionale di Molentargius e dell’area umida di Santa Gilla, le pratiche d’alimentazione e più in generale quelle di tutela e gestione della fauna sono interamente gestite dai competenti organismi responsabili”. Il sindaco ammette che su questo punto è stato fatto un errore: "Abbiamo sbagliato" dichiara infatti Zedda nel post su Facebook. Ma assicura che l'articolo 9 verrà riportato in aula "Sarà mia cura- conclude- come sto già facendo, quella di chiedere ai consiglieri della commissione Affari Generali prima e Statuto poi di riportare in Aula l'articolo 9 e modificare il punto contestato approvandolo in linea con un regolamento che, ripeto, è a tutela e per il benessere degli animali in città".