Rassegna Stampa

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"Zedda, non tocca solo a te: sei il sindaco del conflitto e della lentezza"

Fonte: web cagliaripad.it
20 marzo 2013

    Il diktat dei Rossomori

di
Jacopo Norfo

Mercoledì 20 Marzo 2013 | 02:05

Ora anche gli alleati politici bacchettano il sindaco Zedda e quella che viene chiamata la sua “solitudine politica”. I Rossomori, attraverso il segretario nazionale Salvatore Melis, tracciano una dura requisitoria della situazione politica attuale: “Ormai sembra chiaro a tutti, la luna di miele fra cagliaritani e il sindaco Massimo Zedda sembra essersi interrotta. Certo, un anno e mezzo è un tempo ristretto per trarre delle conclusioni, ma un dato appare inconfutabile, quella sensazione di cambiamento avuta con la vittoria del centrosinistra oggi appare svanita. L’amministrazione comunale sembra affogare nel quotidiano e si muove con il passo pesante della burocrazia e della lentezza. Tuvixeddu,, Anfiteatro, stadio Sant’Elia, Ente lirico, Baretti del Poetto e PUL, ricciai, mercati rionali, sedi delle associazioni, dimensionamento scolastico, edilizia privata e PUC, gestione dei rifiuti e altro ancora da argomenti di battaglia si stanno via via trasformando nel pantano di questa amministrazione. L’impressione è che questi temi , anziché essere governati secondo una visione precisa, stiano trascinando il sindaco e la giunta, come se vi fosse un punto di caduta immodificabile. Io sono convinto esista tutto il tempo per rimettere in pista la strategia per il buon governo della città di Cagliari e sono convinto che, uscendo dal solismo delle decisioni e delle reazioni si possa operare il cambiamento che davvero tutti i cagliaritani hanno creduto possibile. Non sono convinto della strada proposta dal PD, secondo la quale il cambio di passo dell’amministrazione possa discendere da un maggiore coinvolgimento di quel partito. La strada, invece, è la maggior apertura della proposta e dell’azione di governo; è il coinvolgimento di tutti i partiti che sostengono il sindaco e la giunta. Bisogna uscire dalle decisioni di carica istituzionale , del tipo sono il sindaco e tocca a me. La strada è quella del coinvolgimento, dell’ascolto, della condivisione. Ha poco senso il primato della decisione se poi il risultato è il conflitto, il contenzioso e lo smarrimento politico.
La soluzione di questa situazione sta nel riconsegnare alla politica il giusto ruolo. Si deve riprendere in mano la visione strategica della città nella Sardegna. Cagliari non solo è la capitale della Sardegna ma è anche il centro di direzione economica, il crocevia degli scambi, il luogo nella quale il popolo sardo si incontra, interagisce e si mescola.Noi siamo convinti sia necessario un passaggio ai più alti livelli della politica isolana. E da li che si può far ripartire un patto e un nuovo metodo di governo!”