Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Costa crociere: nel 2014 addio a Cagliari

Fonte: La Nuova Sardegna
18 marzo 2013

 

Quest’anno confermati i cinquanta scali, dall’anno prossimo il capoluogo esce dalle tappe dei viaggi nel Mediterraneo





di Alessandra Sallemi

CAGLIARI. Addio boom delle crociere: la compagnia Costa che frequenta da anni il porto di Cagliari ha cancellato tutti gli scali del 2014. Ne farà una cinquantina nel 2013, come programmato, e poi impegnerà le sue navi su altre rotte. Gli operatori marittimi spiegano che non è per forza un segnale di disamore verso il porto di Cagliari: gli armatori, in generale, cambiano periodicamente le rotte per evitare di essere ripetitivi nelle proposte di viaggio; la Costa Crociere, in particolare, dal naufragio della Costa Concordia in poi è al lavoro per ricostruire l’immagine felice che ha sempre avuto e quindi cerca continuamente novità accattivanti. Fin qui l’ufficialità. Ma la preoccupazione c’è e la domanda sale spontanea: Cagliari ha fatto tutto ciò che poteva per restare una tappa attraente da inserire comunque nelle rotte del Mediterraneo? Cipro, Rodi, Savona, Venezia vengono «periodicamente» eliminate dalle rotte della Costa Crociere oppure ci sono scali eterni e scali saltuari destinati a restare ai margini del crocierismo? Cagliari ha una storia tormentata sul tema: è stato costruito un terminal crociere che è rimasto chiuso per anni in balìa dei vandali perché il fondale del molo Ichnusa non è abbastanza profondo e scavarlo fino al pescaggio necessario si è scoperto che potrebbe mettere in pericolo la stabilità del molo. Quindi la scelta dell’autorità portuale è stata di guardare ad altri moli del grande porto cagliaritano: il Rinascita è già affacciato su uno specchio d’acqua profondo abbastanza da accogliere le navi da crociere e quindi è lì che si è scelto di impiantare un altro terminal stavolta fatto con una tensostruttura. Il punto è che il bando è già avviato, la società che dovrebbe creare tutto questo l’hanno costituita (si chiama Port Cruise) ma il molo Rinascita resta diviso tra le crociere da una parte e il traffico merci dall’altra in attesa quest’ultimo di essere trasferito nel porto canale dove è stata costruita una banchina apposta per sgombrare il porto storico da camion, tir e merci varie. L’armatore Costa ha creduto in Cagliari al punto che da un paio d’anni ci sono crociere con la tappa di partenza qui nel capoluogo, ma senza il terminal i turisti fanno i controlli di rito in vecchi edificie raggiungono la nave coi pullmini: finora questi sono stati gli unici servizi che la Port Cruise ha potuto offrire ai crocieristi. Il tasto dolente restano i rapporti dello scalo con la città: anni fa il precedente presidente dell’autorità portuale promosse un sondaggio fra i crocieristi sui servizi offerti dalla città. I punti critici rilevati furono: negozi chiusi all’ora di pranzo, zero bagni pubblici, resistenze dei gestori dei locali a concedere l’uso del bagno, l’impossibilità di avere una card unica per accedere ai monumenti, la difficoltà di trovare i taxi. Ancora oggi i negozi del quartiere Marina sono chiusi all’ora di pranzo, non ci sono bagni pubblici, i gestori dei locali fanno resistenza sull’uso del bagno e la card resta «un’ipotesi all’attenzione». Addio crociere. (a.s.)