Rassegna Stampa

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"Abitare condiviso": disagiate mentali e studentesse sotto lo stesso tetto

Fonte: web cagliaripad.it
15 marzo 2013



Il progetto ha l’obiettivo di promuovere l’autonomia e l’inclusione sociale. Le giovani coabiteranno in appartamento di proprietà del Comune
redazione cagliaripad,
 


Inaugurato il secondo gruppo di “Abitare Condiviso”, progetto di coabitazione fra tre giovani donne con disagio mentale e due studentesse universitarie. Coabiteranno in appartamento di proprietà del Comune di Cagliari sito in una centralissima via della città.

Il progetto ha l’obiettivo di promuovere l’autonomia e l’inclusione sociale di persone che si trovano in condizione di sofferenza mentale e contemporaneamente offrire agli studenti universitari un’importante occasione di crescita e di formazione personale e sociale.

Un risultato concreto di integrazione sociosanitaria, che vede impegnato il Servizio Sociale del Comune, che cura il coordinamento generale, l'équipe del Dipartimento di Salute Mentale, che cura il coordinamento tecnico, e gli operatori socio sanitari dei tre Centri di Salute Mentale presenti nel territorio cittadino. Indispensabile la collaborazione dell'Ersu, che ha selezionato gli studenti universitari e garantito loro i pasti gratuiti nelle mense.

Il primo gruppo. Sta per concludersi il percorso del primo gruppo di convivenza composto da 3 pazienti uomini e 2 studenti universitari che ha avuto inizio il 3 maggio 2012.

Il bilancio provvisorio è buono: i pazienti stanno considerando l'ipotesi di prendere un altro appartamento in affitto per continuare a vivere insieme e gli operatori della rete sono ampiamente soddisfatti per la qualità dell’integrazione degli interventi e per l’affidabilità reciproca dimostrata. I tre giovani a conclusione dei 12 mesi continueranno ad essere supportati dai servizi del Comune e della Asl, attraverso interventi finalizzati al rafforzamento delle autonomie acquisite durante il progetto “Abitare condiviso” e per l'acquisizione di ulteriori autonomie e abilità nella gestione della vita quotidiana, per quanto riguarda la casa, il lavoro e le relazioni sociali.

Un'altra esperienza di convivenza, un gruppo di uomini, 3 o 4 pazienti e 2 studenti, è in fase di costituzione e inizierà il percorso presumibilmente entro giugno 2013.