Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Fondi alla cultura, sacrificati i “piccoli”

Fonte: La Nuova Sardegna
14 marzo 2013

 

I nuovi criteri di ripartizione delle risorse favorirebbero solo realtà stabili e strutturate, tagliando i giovani





 

Lo spettacolo deve andare avanti. Anche quello delle piccole compagnie. Il grido di battaglia è stato già lanciato nelle settimane scorse dal sindaco Massimo Zedda e dai colleghi con la fascia tricolore di Sassari, Nuoro e Oristano con una lettera aperta all'assessore regionale alla Cultura Sergio Milia. Ed è stata ribadito con una mozione approdata ieri in Consiglio comunale.

Nel mirino i nuovi criteri di ripartizione dei contributi pubblici per le attività di spettacolo. Che, partendo dal principio che non ci sono più tanti soldi, premiano ad esempio gli operatori che garantiscono stabilità e posti di lavoro. E alla fine sembra quella che ne viene fuori sembra a tutti gli effetti una guerra tra grandi e piccoli.

«L'illusione è che i fondi vadano a tutti – ha detto Zedda – ma è chiaro che ci saranno risorse che non andranno più ad alcuni operatori. Credo che, anche attraverso la Finanziaria regionale, si debba cercare la soluzione del doppio binario. Soluzione che è sempre mancata: due canali che non si devono sovrapporre».

Insomma, secondo il sindaco, si può continuare a fare tutte e due le cose: far arrivare i contributi ai big, senza penalizzare i piccoli che magari stanno nascendo e magari sognano di diventare grandi anche loro. Le richieste inserite nella mozione? Primo, rivedere i criteri di attribuzione delle risorse alle piccole e giovani associazioni e compagnie. Secondo, invitare la Regione a incoraggiare la creazione artistica e l'innovazione. «Il rischio – ha spiegato la presidente della commissione Cultura Francesca Ghirra – è che alla lunga possano sparire tutte le piccole compagnie che non rientrano nei parametri previsti dalla Regione. Ma che propongono attività che assicurano comunque vitalità nel territorio e spettacoli spesso gratuiti e a costi molto bassi per il pubblico».

Contrari tutti i consiglieri di opposizione che sono intervenuti in aula: un secco no alla mozione, che andrebbe a sconfessare l’operato della giunta regionale.

Il presidente del Consiglio comunale Ninni Depau ha sollevato invece qualche obiezione sul piano formale.

«Non voglio entrare nel merito – ha detto – ma ritengo che possa essere apposta qualche correzione per predisporre un dispositivo più adeguato».

Per la votazione conclusiva se ne riparlerà la prossima settimana. Tra le richieste inserite nella mozione c'è anche quella di mettere a disposizione anche i fondi Por-Fest 2007-2013. Perché alla fine il problema è sempre quello: i soldi. che non ci sono e non ci saranno.

Stefano Ambu