Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sette milioni in difficoltà

Fonte: L'Unione Sarda
12 marzo 2013

L'Istat e il Cnel hanno presentato ieri il nuovo rapporto sullo stato del Paese
 

Ma l'Ocse rassicura l'Italia: la ripresa è più vicina
La felicità entra sotto la lente dell'Istat, che insieme al Cnel, ha realizzato il rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes), mettendo le basi per nuovi indici da affiancare al Prodotto interno lordo. Il primo monitoraggio conferma come il Paese stia attraversando una crisi non solo economica, ma anche sociale. Ci sono quasi sette milioni di persone in gravi difficoltà economiche, colpite durante gli anni della recessione, tra il 2007 e il 2011, da un calo del potere d'acquisto pari al 5%.
I GIOVANI A pagare il prezzo più caro sono comunque i giovani, basti pensare che tra gli under 30 circa uno su quattro né studia né ha un'occupazione. Così che sale anche la disaffezione verso la «cosa pubblica».
OCSE Dopo le rassicurazioni del Tesoro, ieri gli italiani hanno forse trovato qualche conforto anche nelle parole dell'Ocse, secondo cui la crescita dell'Eurozona sta per ripartire e in Italia e Francia non dovrebbe esserci un «ulteriore deterioramento» della situazione economica. Il superindice Ocse per gennaio 2013 indica per l'insieme dell'Eurozona, e in particolare in Germania, «una ripresa della crescita». L'Italia e la Francia, le due grandi economie europee in maggiore difficoltà, non mostrano segni di «ulteriore deterioramento», anche se proprio ieri Parigi ha dovuto fare i conti con una produzione industriale in calo più del previsto.
IL BES Il rapporto Bes, presentato alla Camera davanti al capo dello Stato Giorgio Napolitano, divide il benessere in dodici dimensioni, dalla salute all'ambiente. Capitoli a loro volta spacchettati in 134 indicatori, singoli termometri dello stato di salute del Paese. Eccone alcuni.
ISTRUZIONE Il Paese è maglia nera nell'Unione europea per la quota di 30-34enni laureati, sono solo il 20,3%.
LAVORO Il tasso d'occupazione è tra i più bassi in Ue, ma gli italiani si ritengono comunque soddisfatti del proprio impiego.
BENESSERE ECONOMICO Il 6,5% delle famiglie è indebitato, aumentano povertà e disuguaglianze, con l'11,1% delle persone in condizioni di grave deprivazione (non possono fare fronte a spese impreviste, programmare viaggi, risaldarsi adeguatamente).
BENESSERE SOGGETTIVO Nel 2012 solo il 35,2% della popolazione si sente soddisfatto della propria vita (era il 45,8% nel 2011).
PATRIMONIO CULTURALE L'Italia ha il più alto numero di siti considerati “patrimonio dell'umanità, ma tante sono le minacce che pendono su questo “tesoro”.
AMBIENTE Aumenta la disponibilità di verde urbano, ma il dissesto idrogeologico è un grave rischio.
INNOVAZIONE Solo l'1,3% del Pil è speso in ricerca e sviluppo, a fronte di una soglia fissata al 3%.