Rassegna Stampa

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Ppr, nuove norme sulle coste. Tuvixeddu: "Il Comune risponda"

Fonte: web cagliaripad.it
6 marzo 2013


Regione
5 Marzo 2013 ore 12:16
 

La Giunta regionale accelera sulle modifiche al piano paesaggistico regionale del 2006: dopo la revisione del documento per la parte che riguarda le coste anche il piano per le zone interne
Andrea Deidda
 

Revisione del Ppr, entro ottobre le nuove norme sulle zone costiere. La Giunta regionale accelera sulle modifiche al piano paesaggistico regionale del 2006: dopo la revisione del documento per la parte che riguarda le coste anche il piano per le zone interne. Su Tuvixeddu la Regione attende il Comune di Cagliari e attacca: "Aspettiamo una risposta da novembre 2011,  in politica bisognerebbe avere la responsabilità delle scelte".
Negli uffici della Regione va avanti il processo di revisione del Piano paesaggistico regionale che dovrebbe vedere luce entro la fine della legislatura Cappellacci. Venerdì assieme al Ministero per i Beni e le Attività Culturali è stato firmato il “disciplinare tecnico”, un documento che servirà per mettere in atto il protocollo d’intesa con il quale verrà rivisto il Ppr negli aspetti riguardanti le zone costiere e permetterà di redigere un piano per i territori dell’interno Sardegna. Questi compiti spetteranno a un comitato tecnico formato da Regione e sovrintendenti del Ministero.

“L’attuale Ppr - esordisce il governatore Cappellacci - negli anni ha provocato incertezze dal punto di vista interpretativo, con questi interventi faremo chiarezza e per quanto riguarda le zone interne si tratterà di una vera e propria pietra miliare”.  Lo scopo prioritario secondo il direttore regionale del Ministero, Maria Assunta Lorrai, “è eliminare del tutto la possibilità di ambigue perimetrazione delle aree sottoposte a tutela e al tempo stesso semplificare ai cittadini le autorizzazioni che dovranno essere richieste nel futuro".

Infatti il comitato si occuperà anche dell’attività di “definizione delle aree di rispetto” indicate dall’articolo 49 del Ppr che individua le zone caratterizzate da edifici e manufatti di valenza storico culturale, tra i quali rientra la necropoli di Tuvixeddu a Cagliari. Su quest’ultima tuttavia non sono previsti interventi particolari: “Non credo ci possa essere intervento specifico - spiega l’assessore all’Urbanistica, Nicolò Rassu - in generale stiamo dando chiarezza a uno strumento causa di difficoltà interpretative enormi”.

Sul caso Tuvixeddu risponde anche Cappellacci che, seppure indirettamente, manda una frecciata al Comune di Cagliari governato dalla giunta Zedda: “Il Consiglio di Stato nel 2011 ha rimandato la regolazione del compendio a una copianificazione tra Regione e Comune, noi abbiamo terminato le pratiche di nostra competenza a novembre 2011 e aspettiamo la risposta del Comune al quale abbiamo inviato una lettera di sollecito a giugno 2012 senza risposta. Questo lo possiamo fare con gli strumenti attuali senza bisogno della revisione del Ppr. La realtà - conclude - è che in politica bisognerebbe avere la responsabilità di fare delle scelte”.

Al contrario, le modifiche al Ppr potrebbero andare incontro al piano di investimenti previsto dal Qatar nell’altro capo della Sardegna, in Costa Smeralda. Interpellato sull’argomento Cappellacci ha affermato che “la revisione del piano, che si baserà sulla tutela dell’ambiente, consentirà di mettere a sistema interventi strategici per lo sviluppo del territorio”.