Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cause perse, così si buttano i soldi

Fonte: L'Unione Sarda
24 febbraio 2013


COMUNE. Il consigliere cita il caso di un'anziana caduta a Sant'Avendrace a processo da 8 anni
 

Interrogazione di Cugusi (Pd) sull'atteggiamento tenuto dall'assicurazione
Otto anni fa un'anziana di Sant'Avendrace cadde rovinosamente in una buca non segnalata fratturandosi una mano. Nei giorni immediatamente successivi, si rivolse a un legale per ottenere dall'amministrazione comunale il risarcimento dei danni. Ad oggi la causa non si è ancora conclusa. La controversia risulta infatti pendente in Tribunale. E dieci udienze non sono bastate.
La conclusione comunque sembra vicina (ci vorranno ragionevolmente altre due o tre udienze) e i rischi di condanne a carico del Comune sono concreti. «Questo caso», afferma il consigliere comunale del Pd, Claudio Cugusi, autore di un'interrogazione specifica al sindaco Massimo Zedda, «è solo un esempio di quello che succede da anni nelle aule di giustizia nelle quali il Comune è convenuto e partecipa al processo con i legali delle compagnie di assicurazione».
Il problema è che «molte pratiche, anziché essere definite bonariamente, sfociano in giudizi civili davanti al Giudice di Pace e al Tribunale a causa della resistenza opposta dalla compagnia di assicurazione, anche nei casi nei quali la responsabilità dell'amministrazione è lampante». Teatro della caduta in questione fu via Monte Sabotino. «Sul posto», riferisce Cugusi, «interveniva la Protezione Civile che, il giorno stesso, provvedeva a ricoprire la voragine e a redigere un rapporto nel quale attestava l'esistenza della buca non segnalata». Nonostante l'evidenza dei fatti, «la compagnia di assicurazione indicata dall'Amministrazione non provvedeva a risarcire il danno e il Comune veniva citato in giudizio dalla malcapitata».
Succede spesso. Nei giudizi civili si costituisce formalmente il Comune, ma di fatto, la causa, viene gestita dall'assicurazione e dai propri legali in nome e per conto del Comune. «Vista la situazione», conclude Cugusi, «chiediamo al sindaco e all'assessore competente di dichiarare quali iniziative intendano adottare per far fronte a situazioni come quella descritta, ordinando agli uffici di interloquire con la compagnia di assicurazione affinché risolva questi casi senza attendere l'esito del giudizio». Ciò al fine di evitare un grave fattore di rischio economico per l'amministrazione, «che potrebbe vedersi condannata a liquidare ingenti somme più le spese legali». ( p. l. )