Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Via Eleonora d’Arborea «La Onlus deve lasciare gli uffici»

Fonte: Sardegna Quotidiano
22 febbraio 2013

 

L’ASSESSORE Susanna Orrù: «Non hanno diritto a restare lì dentro e l’intero edificio dovrà essere ristrutturato»

L’associazione Alfabeto Del Mondo lascerà presto il primo piano dello stabile comunale di via Eleonora D’Ar - borea. I motivi sono due: non ha nessun titolo per stare lì e il palazzo deve essere ristrutturato. La Onlus ha preso le stanze a settembre 2012, senza un’autorizzazione scritta da parte del Comune. L’unica autorizzazione era stata data “in via eccezionale” per un mese, a settembre 2011, per conservare 5mila libri per bisognosi cagliaritani e immigrati. Ma da settembre scorso l’Alfabeto Del Mondo aveva iniziato altre attività non autorizzate. «L’asso - ciazione ha occupato abusivamente. Senza nulla togliere al lavoro egregio che svolge, ho più volte ribadito loro che dovevano andare via. Hanno anche fatto una raccolta di firme per sensibilizzare la popolazione a tenere gli spazi», spiega l’assessore alle Politiche sociali, Susanna Orrù. «Siamo in attesa di una ricognizione puntuale di tutti gli immobili comunali da parte del settore del patrimonio, so che sono già a buon punto e che stanno svolgendo un ottimo lavoro, solo dopo potremo assegnare gli spazi con un bando pubblico. Ci deve essere rispetto delle regole. Adesso, visto anche l’imminente via ai lavori di ristrutturazione, glielo diremo in maniera chiara. Dallo stabile andranno via tutti, anche gli impiegati del servizio sociale del piano terra ». L’assessore racconta anche che «molte volte mi hanno inviato lettere per chiedermi di poter avere lo spazio al primo piano, volevano anche accollarsi le spese di ristrutturazione, ma i miei uffici hanno sempre risposto che simili spazi non possono essere assegnati in questo modo. Moltissime associazioni cittadine svolgono un’ope - ra meritoria, l’Alfabeto Del Mondo mi sembra non faccia eccezione, ma i nostri spazi non possono essere assegnati senza precise regole».

P. R.