Rassegna Stampa

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Poetto, scontro Comune-Regione. Rassu: "Pul sparito, salviamo i baretti"

Fonte: web Castedduonline.it
20 febbraio 2013

    Chioschi in bilico

di
Maurizio Bistrusso
Martedì 19 Febbraio 2013 | 20:25

“Le recenti dichiarazioni del sindaco di Cagliari non riportano quanto realmente accaduto in questi mesi nei quali si è parlato di risolvere il problema dei chioschi del Poetto. Dallo scorso novembre la Regione, attraverso le parole del presidente Cappellacci, ha indicato una via legittima e percorribile per risolvere il problema, nella fase transitoria in attesa dell’approvazione del PUL entro la data prefissata di concerto con gli Enti Locali. Da allora in ogni incontro tecnico, in ogni nuovo tavolo istituzionale, in ogni occasione pubblica in cui si è trattato il tema è stata ribadita sempre la stessa posizione e confermata la stessa soluzione. Non risponde quindi a verità l’affermazione con la quale si dice che la Regione avrebbe suggerito ben cinque soluzioni diverse”. Così l’assessore degli Enti Locali Nicola Rassu replica al sindaco di Cagliari Massimo Zedda sulla vicenda dei baretti del Poetto di Cagliari.

“Per quanto riguarda l’inchiesta in corso – aggiunge Rassu -  occorre evidenziare che la Regione non intende minimamente interferire nel merito; di fatto il decreto firmato da me non fa altro che ribadire quanto già chiaramente contenuto nella Legge 45 dell’89 e Testo Unico dell’edilizia Dpr 380 del 2001. È utile inoltre precisare  che il recente decreto regionale non riguarda gli aspetti paesaggistici in quanto già  chiariti e superati dal precedente decreto del 2008 firmato dall’allora assessore regionale dell’Urbanistica Gian Valerio Sanna, in continuità del quale si pone l’attuale decreto. Non risponde assolutamente a verità l’affermazione che la Regione stia operando per creare difficoltà al Comune di Cagliari nell’approvazione del PUL. Ancora una volta – conclude - è necessario ribadire che il PUL adottato dal Comune lo scorso ottobre a tutt’oggi non è stato trasmesso dagli uffici comunali ai competenti uffici regionali per la necessaria istruttoria”.