Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Sel lancia un patto per Cagliari

Fonte: Sardegna Quotidiano
12 febbraio 2013

Verso il voto

 

LA PRESENTAZIONE

I candidati alle Politiche del partito di Vendola illustrano le emergenze da affrontare per la città una volta eletti Ma si parla anche di possibile rimpasto nella giunta di Zedda

Un patto con i candidati Sel di Camera e Senato per non isolare Cagliari. I punti fondamentali per lo sviluppo del capoluogo passano anche attraverso l’appoggio di Roma. In tempi di contratti con gli italiani, la proposta arriva dai vendoliani cagliaritani che ieri mattina hanno incontrato Lilli Pruna e Luciano Uras, in corsa alle prossime politiche del 24 e 25 per palazzo Madama. E a margine dell’in - contro spunta anche l’ipotesi di un probabile rimpasto a palazzo Bacaredda subito dopo la tornata elettorale, necessario per garantire la tenuta della maggioranza. «Il patto è necessario», sostiene Francesco Agus, segretario provinciale del partito, «dopo i tagli imposti dalle manovre finanziarie di Monti». I numeri parlano chiaro: dai 48 milioni erogati negli scorsi 4 anni, ai 2 del 2013, quando i finanziamenti statali hanno toccato il minimo storico causa spending review. E sull’argomento Luciano Uras, capogruppo nei banchi del consiglio regionale è ancora più esplicito: «La mannaia imposta da Roma mette in pericolo le autonomie locali e le comunità. È semplicemente un problema di democrazia», sintetizza. Il resto poi, a detta del consigliere, «lo ha fatto la grande truffa della vertenza entrate sommata al patto di stabilità. Lo Stato deve alla Sardegna circa 2 miliardi e 400 milioni», attacca Uras, «e la Regione poi ci mette del suo». L’ultima mazzata infatti è arrivata durante la scorsa conferenza Stato-Regioni: previsti altri 42 milioni di tagli per gli enti locali, nessuno ha fiatato. Altro nodo cruciale, sono «i fondi europei che non vengono spesi perché viviamo in un mondo di “caddozzoni ”», tuona Uras. E si cita l’esempio di Area (azienda regionale per l’edilizia abitativa): ha in cassa 110 milioni di euro per intervenire, «ma siccome è gestita pessimamente quei fondi non vengono usati», sostiene ancora il consigliere vendoliano. Colpa di una macchina burocratica che fa acqua da tutte le parti e che, anche nei pressi di via Roma, genera non pochi problemi. Così, rivela ancora Uras, ci sono «2 milioni di euro nelle casse comunali già programmati ma ancora non spesi». Insomma, una situazione difficile, ammette il consigliere, prima di avvertire che «non si può più tornare indietro. È chiaro che la ricetta Monti non funziona, Cagliari in caso di vittoria delle destre rischierebbe di essere cancellata da qualsiasi agenda politica ». «La cura di Monti», aggiunge Agus, «ha trasformato i sindaci in esattori, costretti ad aumentare le tasse ma risparmiare sui servizi essenziali. Ecco perché chiediamo l’impe - gno dei nostri candidati, alcune questioni fondamentali non si possono risolvere da soli». L’ultimo affondo di Uras riguarda poi la questione dei baretti: «La Regione potrebbe salvarli ma non vuole farlo. Hanno fatto deroghe a tutti gli strumenti urbanistici possibili con i vari “piani casa”, non si capisce perché ora non possa esserci una norma per salvare i chioschi. Esiste da più di 30 anni quel mostro di Ospedale Marino che da solo assorbe la maggior parte delle cubature disponibili sull’arenile » . Francesca Ortalli