Rassegna Stampa

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Baretti. Le accuse di Uras: “La Regione non vuole salvarli”

Fonte: web cagliaripad.it
12 febbraio 2013



Incontro con i candidati di Sel alle Politiche. “Risolvere i problemi della città dialogando con il Governo nazionale”. Le priorità: continuità territoriale, finanza locale, Tuvixeddu, Parco di Molentargius, Piano città per la riqualificazione di San
Martina Marras,
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La Regione potrebbe salvare i baretti, ma non vuole farlo. Questa l’accusa di Luciano Uras (Sel), consigliere regionale candidato con il centrosinistra per il Senato. “È possibile che al Poetto si vede quel mostro di Ospedale marino che fa cubatura e impedisce ai chioschi di stare in piedi tutto l’anno? – ha dichiarato il leader di Sel-  L’ospedale è abbandonato da almeno 30 anni, però si preferisce demolire i baretti”.

Il Comune, del resto, non può agire senza copertura amministrativa. Il problema starebbe proprio qua, secondo quanto sostenuto da Uras. “La Regione fa le norme, e in questi anni ne sono state approvate tante. Quello che io mi chiedo è: una norma che può servire si può trovare?”. Uras si è concentrato sul Piano casa, cavallo di battaglia della politica del governatore Cappellacci. “Ogni anno abbiamo approvato la deroga – ha continuato - Perché si può derogare per un albergo e non per quattro assi di legno al Poetto, per altro messe come ha detto il Comune?”.

Nell’incontro di questa mattina al circolo Sergio Atzeni di via Puccini, i candidati di Sel  -Uras, Lilli Pruna (Senato) e Silvia Doneddu (Camera) -  insieme al segretario provinciale, Francesco Agus, e il consigliere comunale Sergio Mascia, hanno sottolineato come molti problemi della città possano essere risolti solo con una buona interazione con il Governo centrale. Continuità territoriale, finanza locale, Tuvixeddu, Parco di Molentargius, ma anche il Piano città per la riqualificazione di Sant’Elia. “Sono questi i temi sui quali ci si deve confrontare anche a livello nazionale, per poter arrivare a una effettiva soluzione – ha spiegato Agus – noi abbiamo un sindaco di Sel, ma non possiamo pensare che tutto si decida a palazzo Bacaredda. Se vogliamo che i nodi si sciolgano è necessario evitare l’isolamento”.