Rassegna Stampa

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Troppe Consulte in città, la Depau: per i disabili meglio togliere barriere

Fonte: web Castedduonline.it
12 febbraio 2013

La polemica


di  Federica Lai

Lunedì 11 Febbraio 2013 | 18:15

Quattro Consulte per il volontariato nel Comune di Cagliari' "Sono necessarie?".
L'interrogativo viene posto dalla consigliera comunale Sel Marisa Depau che, com'è noto, non vede di buon occhio le attività svolte dai quattro organi comunali di volontariato: le consulte degli immigrati e delle associazioni costituite  di recente , e degli anziani e dei disabili già presenti da alcuni anni.
È proprio sulla Coadi, consulta dei disabili, che in particolare si scaglia  l'esponente di Sel in Consiglio comunale. "Nelle case popolari e nella Casa albergo ci sono molte persone con disabilità, un centinaio - sottolinea Marisa Depau - che non possono uscire di casa a causa delle barriere architettoniche. Case di 11 piani senza ascensore: se si è a conoscenza di questi problemi ma nessuno se ne occupa mi chiedo a cosa serva la presenza di una consulta. Non ci si deve occupare solo delle attività ludiche per i disabili e delle tribune di Sant'Efisio. Propongo delle relazioni periodiche da parte di ogni associazione che compone le consulte in modo da avere un quadro chiaro della situazione".
"Quello che a volte non risulta chiaro è che la consulta non è un'associazione ma un organo del Comune - precisa Sandrino Porru presidente della Coadi, durante i lavori della commissione Politiche Sociali -. In questo anno abbiamo messo in atto importanti progetti come quello di 'Cagliari città  accessibile' con cui sono state censite le barriere in una parte del quartiere di San Benedetto, a cui seguiranno degli interventi definiti dai tecnici comunali. Ma anche il progetto dei pass per i parcheggi destinati ai disabili con la possibilità  di creare stalli personalizzati in caso di disabilità particolari".
Insomma un acceso dibattito nella commissione Politiche Sociali che proprio in questo periodo si sta occupando della revisione del regolamento della Coadi e di "ricondurre a sistema tutte le quattro consulte uniformandole secondo un'unica visione tecnico politica", come precisa il presidente Fabrizio Rodin.