Rassegna Stampa

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Poetto, il Pdl prova a salvare i baretti: "La Giunta ha paura"

Fonte: web cagliaripad.it
8 febbraio 2013

Il centrodestra lancia una nuova proposta per scongiurare lo smantellamento dei chioschi. Per il gruppo di minoranza in Consiglio comunale "la soluzione è già nel Puc"
Andrea Deidda
 

L'interpretazione del Piano urbanistico comunale potrebbe scongiurare la demolizione dei chioschi. Ad affermarlo è il gruppo consiliare del Pdl che oggi ha depositato una proposta di delibera in Consiglio. Il riferimento è a un articolo delle norme tecniche di attuazione del Puc che andrebbe considerato sulla base di due sentenze del Tribunale penale di Cagliari e su una serie di decreti: "Presentiamo questa delibera - spiega il capogruppo Giuseppe Farris - per levare gli alibi alla giunta Zedda, l'arroccamento dell'assessore Paolo Frau ci costringe a fare un passo in avanti. In molti hanno parlato senza fare riferimento alle norme basandosi soltanto su interpretazioni di varie istituzioni". 

Il tentativo dunque è far cambiare idea all’assessorato all’Urbanistica che ha respinto l’accertamento di compatibilità paesaggistica proposto dalla Regione: se i chioschi rimanessero sulla spiaggia sarebbe troppo alto il rischio di condanne penali a carico dei gestori. Questo il parere emesso da via Sauro secondo tre sentenze di Tar, Consiglio di Stato e Corte di Cassazione. Ma l’opposizione a riguardo parla di “paura” da parte della Giunta: “Il sindaco non intende assumersi responsabilità e non vuole prendere decisioni - attacca Stefano Schirru- in questo caso va salvaguardato l'interesse delle attività produttive”. Dello stesso avviso Maurizio Porcelli: “In un anno e mezzo Cagliari è diventata una città chiusa: prima l’anfiteatro, poi lo stadio, ora i chioschi”.

Così per confutare la tesi dell’Esecutivo, il Pdl avanza un’interpretazione dell’articolo 30: il concetto di “strutture leggere” andrebbe riferito a “strutture facilmente rimovibili, senza alcuna fondazione in calcestruzzo o cemento, che non comportino una irreversibile trasformazione del suolo e per le quali non sia necessaria alcuna demolizione”. Dunque dal punto di vista urbanistico i chioschi attuali, non presentando “ulteriori volumi”, potrebbero essere autorizzati sulla spiaggia fino all’approvazione del Pul. L’esatto opposto della posizione messa nero su bianco nella relazione, inviata dal Comune alla Prefettura, secondo la quale la “precarietà” delle strutture non riguarda “la composizione materiale dell’opera” bensì le “caratteristiche funzionali” ovvero la finalità di “destinazione dell’opera”.

“L’interpretazione che proponiamo - conclude Farris - fa riferimento a due sentenze del Tribunale penale di Cagliari riguardanti il caso di alcuni esercenti di Castiadas che non avevano rimosso le strutture alla scadenza della stagione balneare e ai quali è stata data ragione in forza del decreto Sanna”.