Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Palazzo delle Scienze via all’occupazione contro la riforma

Fonte: La Nuova Sardegna
8 febbraio 2013


 

CAGLIARI. Palazzo delle Scienze occupato dagli studenti cagliaritani, mobilitati per fermare la riforma del diritto allo studio. La struttura è stata occupata la notte tra il 5 e il 6 febbraio da un...




CAGLIARI. Palazzo delle Scienze occupato dagli studenti cagliaritani, mobilitati per fermare la riforma del diritto allo studio. La struttura è stata occupata la notte tra il 5 e il 6 febbraio da un gruppo di universitari e studenti medi. In questa occasione di protesta nazionale i cagliaritani si segnalano come i primi ad aver attuato l'occupazione. «Il governo dimissionario sta cercando di far passare sotto silenzio il decreto sul diritto allo studio – commenta Lorenzo Carrogu, rappresentante al senato accademico quota Unica 2.0 - che oggi dovrà passare all'attenzione della la conferenza Stato e Regioni». L'attenzione sugli effetti concreti della Riforma Gelmini si è attenuato anche all'interno del corpo studentesco e la responsabilità di tener alto il livello di guardia spetta ad un gruppo esiguo di studenti. L'assemblea che ha inaugurato “l'occupazione” è stata partecipata da pochi universitari e da qualche studente medio, e il numero non è lievitato durante tutta la giornata. L'aula magna occupata è però un laboratorio efficiente: studenti che contattano stampa e autorità, che provano a mobilitare la maggioranza silente dei loro colleghi e coetanei, un computer a testa per analizzare gli effetti del decreto attuativo del 25 marzo 2012: il nuovo decreto punta a ridurre il più possibile il numero di studenti borsisti. In alcuni casi il numero di crediti richiesti per ottenere la borsa raddoppia, viene abolito il sistema dei bonus. Per il primo anno non saranno più previste dure rate, ma un'unica rata a fine anno e sono stati alzati i parametri di ammissione. «Tutto ciò – commenta Carrogu – considerando il fatto che siamo ultimi in tutta Europa per numero di laureati e negli ultimi anni i tagli hanno portato i 150mila borsisti italiani a circa 130mila». Senza contare, conclude il rappresentante, che la differenza tra idonei e beneficiari andrà ad allargarsi sempre di più. Quest'anno su 5.000 idonei solo 3.000 hanno ottenuto la borsa di studio.

Pierluigi Carta