Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

I baretti abusivi al Poetto: il pm chiede 19 condanne

Fonte: La Nuova Sardegna
8 febbraio 2013

 

Reati urbanistici, violazione delle norme paesaggistiche e occupazione illegale di suolo pubblico in area demaniale. Pene fino a un anno e mezzo di reclusione




CAGLIARI. Gli abusi edilizi sono inconfutabili, la violazione delle norme paesaggistiche è chiara e con la costruzione dei baretti è stato occupato illegalmente il suolo pubblico in area demaniale: con un intervento di quarantacinque minuti il pm Gaetano Porcu ha chiesto la condanna di tutti i diciannove titolari dei diciassette chioschi per ragioni insondabili finiti negli ultimi mesi al centro dell’interesse politico e difesi a oltranza dalla Regione malgrado il loro stato di imputati per gravi reati urbanistici e paesaggistici. Porcu ha rispettato sino in fondo la linea della Procura: al Poetto era tutto fuorilegge, le concessioni erano scadute dal 1987, chi ha sbagliato paghi e si occupi direttamente del ripristino dei luoghi. Senza alcuna distinzione, perchè a giudizio del magistrato le decisioni del Tar, che alcuni sbandierano, sono legate soltanto a ragioni formali e mai hanno smentito il dato fondamentale: si trattava di abusi, poi in gran parte cancellati con la demolizione ed ora ritornati in piedi per andare incontro a un nuovo intervento della Procura. Chi pensava a richieste morbide, dal valore simbolico, è stato seccamente smentito: il pubblico ministero ha chiesto pene che vanno da un minimo di due mesi d’arresto a un anno e mezzo di reclusione, perché alla concessione automatica delle attenuanti generiche si è contrapposta la continuazione del reato. Le differenze tra i vari imputati dipendono dalle contestazioni, alcuni per il pm non sono colpevoli della violazione paesaggistica. Vediamo le richieste nel dettaglio: il pm ha chiesto un anno per Maurizio Cabras (Fico d’India), un anno e due mesi per Anna Frongia (Il Nilo), un anno e due mesi per Maria Assunta Cabras (Palm beatch), un anno per Antonio Congera (Capolinea), un anno e due mesi per Maurizio Marongiu (Twist bar), un anno e due mesi per Giovanni Cogoni (Sella del diavolo), un anno per Piero Marci (Il miraggio), un anno e due mesi per Luigi Lampis (Dolce vita), un anno e tre mesi per Cinzia Erriu (Corto Maltese), un anno per Alessandro Murgia (Emerson), un anno e sei mesi per Maria Giovanna Cossu (Golden beach), un anno e due mesi per Sandro Angioni e Donata Ledda (Zen), un anno per Luciano Spiga (L’Oasi), un anno per Pierluigi Atzori (Aramacao), due mesi di arresto per Santina ed Eliseo Carta (Lanterna Rossa), un anno e due mesi per Walter Casula (Calippo), dieci mesi per Sandro Angioni (Le Palmette). La discussione andrà avanti il 19 febbraio, quando davanti al giudice Massimo Poddighe parleranno i difensori, gli avvocati Matteo Pinna ed Emanuele Foddis. Pochi giorni dopo parlerà l’avvocato Massimiliano Ravenna e poi la sentenza. (m.l)