Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

L’accusa «Social card, cagliaritani scippati dal governo»

Fonte: Sardegna Quotidiano
6 febbraio 2013

 

Tra i tagli del quasi ex governo Monti c’è anche l’eliminazione della social card per l’intera Sardegna. Scompare quindi dalla lista dei beneficiari anche il capoluogo, e i danni potrebbero essere davvero gravi. Nuovi poveri, in sintesi: i cittadini hanno sempre usufruito di questa carta, 40 euro al mese per acquistare cibo. Non solo: la povertà in città supera il 20 per cento, toccando una punta del 45 in provincia. Con un reddito inferiore a mille euro al mese ci sono 700mila sardi, dunque moltissimi cagliaritani. Maurizio Porcelli, consigliere comunale Pdl, nel snocciolare tutti i dati lancia un grido di allarme. «L’isola e il capoluogo sono stati trattati come fanalino di coda. Si sta creando più povertà, si corre il rischio di veder aumentare i cagliaritani costretti a andare a chiedere aiuto. Una ricaduta devastante », osserva Porcelli, «i parlamentari della Sicilia sono andati a Roma a tirare la giacchetta al ministro del Tesoro, col risultato di riportare la social card a Catania e Palermo. E i nostri? ». Le social card nell’isola erano 15mila, una cifra di tutto riguardo. Per questo il consigliere di minoranza di palazzo Bacaredda chiede che «sia il sindaco Zedda che il governatore Cappellacci muovano passi concreti per riportare l’aiuto economico in città e in tutta la Sardegna». In questo periodo di campagna elettorale, nota Porcelli, «non ho ancora sentito nessuna voce di nessun politico di qualunque partito far sentire la voce della nostra regione a proposito della social card». L’ordine del giorno risale allo scorso novembre: «Un tentativo bisogna assolutamente farlo. Se la social card non sarà reinserita», conclude, «inizierò una raccolta di firme e andrò di persona a consegnare i fogli firmati a Roma». P. R.