Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Io, Parodi e il jazz»

Fonte: L'Unione Sarda
6 febbraio 2013


TRIBUNALE. La cantante in aula al processo contro i fratelli Palmas

Abusi all'Anfiteatro, testimonia Elena Ledda

«Nella mia carriera ho partecipato sin dai primi anni Ottanta a molti festival jazz anche di livello internazionale. Confermo che il disco Rosa e Resolza che feci con Andrea Parodi fu prodotto e commissionato da Jazz in Sardegna, la società dei Palmas, e ricordo anche che all'Anfiteatro, il 21 settembre del 2007, mi sono esibita nel concerto tributo ad Andrea: il palco in quell'occasione c'era ed era completo».
LA CANTANTE IN AULA La cantante folk Elena Ledda è stata la protagonista dell'udienza di ieri al processo sulle presunte irregolarità nella concessione dell'Anfiteatro romano per gli spettacoli estivi, nel quale sono imputati i fratelli Michele e Massimo Palmas, imprenditori nel settore dell'organizzazione dei concerti, l'ex moglie di quest'ultimo Maria Gabriella Manca e la funzionaria comunale del servizio Cultura e spettacoli Luisa Lallai. Chiamata a testimoniare davanti al Tribunale dall'avvocato della difesa Michele Schirò, Elena Ledda ha parlato del suo rapporto con la società Sardegna Jazz, visto che l'album Rosa e Resolza veniva citato dall'accusa come uno dei tanti esempi del fatto che i Palmas usassero anche per altri eventi le attrezzature acquistate dal Comune e destinate esclusivamente al jazz. Ma la sua deposizione di ieri dovrebbe aver chiarito che, almeno riguardo alla produzione del disco con Parodi, non ci fu alcun utilizzo illecito delle strumentazioni.
LE ACCUSE In realtà però l'accusa mossa dal pm Daniele Caria ruota principalmente attorno al fatto che nel biennio 2007-2008 l'Anfiteatro fu dato in gestione alla società dei Palmas a titolo gratuito e senza che ci fosse stata una gara pubblica. Dunque illegalmente. Nell'inchiesta era coinvolto anche l'ex dirigente comunale Bruno Soriga, che ha però scelto il rito abbreviato ed è stato già condannato a un anno per abuso d'ufficio. Oltre alle irregolarità nella concessione dell'Anfiteatro l'indagine riguarda anche il finanziamento da 700.000 euro per l'acquisto di attrezzature, affidato, sempre senza gara pubblica, a fornitori indicati dai fratelli Palmas. Attrezzature che, come già detto, sarebbero state utilizzate anche per altre manifestazioni in giro per la Sardegna, nonostante fossero destinate esclusivamente al festival jazz. Tra i reati contestati ai Palmas e alla Manca c'è anche una presunta truffa sui rimborsi di alcune fatture.
L'ALTRA INCHIESTA I Palmas e la Manca infine sono indagati insieme al dirigente comunale Gerolamo Solina anche in un'altra inchiesta che riguarda la concessione dell'Anfiteatro romano per gli spettacoli estivi del biennio 2009-2010.