Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

De minimis, largo ai servizi innovativi

Fonte: La Nuova Sardegna
5 febbraio 2013

 

Il bando comunale elenca esattamente i settori esclusi, quelli ammessi e quelli che riceveranno una premialità






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CAGLIARI. «A Cagliari c’è voglia di autoimpresa, il Comune cerca di intercettarla in un momento storico in cui i criteri di Basileia 2, davanti a una richiesta di mutuo, impongono alle banche la presenza incontrovertibile di garanzie reali, di cui non è facile disporre se non si ha una famiglia alle spalle o beni al sole», così l’assessore comunale al Bilancio Gabor Pinna due giorni fa alla presentazione del bando De minimis, 3 milioni e 500 mila euro che verranno ripartiti fra i progetti da presentare non prima del 15 aprile e non oltre il 18 maggio. «Si preparino coloro che vorrebbero accedere a questo contributo», ha invitato l’assessore alle Attività produttive Barbara Argiolas, i campi preferiti dall’amministrazione in cui cimentarsi nella promozione di nuova impresa sono esattamente elencati nel banco pubblicato sul sito del Comune. Per cominciare: le imprese devono essere nuove, cioè nate dopo il 15 gennaio 2013 data di pubblicazione del bando. Il contributo è a fondo perduto e ha due modalità: o concorre sino a un massimo del 75 per cento del programma di spese ammesso oppure ha un limite massimo di 50 mila euro. Nel bando c’è la dovuta attenzione verso i disabili, poi per gli emigrati sardi di rientro, le donne e i giovani (18-35 anni), ma anche per i fuoriusciti dal mondo del lavoro perché licenziati e che abbiano tra i 50 e i 60 anni di età. I settori cui verrà dato il maggior punteggio sono: produzione artistica e culturale; media e intrattenimento; sviluppo di prodotti e servizi informatici; produzione e applicazione di tecnologie innovative orientate al miglioramento della qualità della vita dei cittadini in relazione all’idea di “Città intelligente”; servizi turistici relativi alla valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e naturalistico; servizi per la mobilità sostenibile; efficientamento energetico e energie rinnovabili; gestione delle risorse idriche e irciclaggio; commercio di prossimità; ricettività turistica; servizi alla persona. Un’evidente preferenza espressa in punti verrà accordata ai progetti che intendano avviare impresa nei quartieri periferici. Un passaggio importante è quello che riguarda i termini di avvio dell’impressa: «Chi ha già le idee chiare – è scritto nel bando – e vuole avviare subito l’impresa può farlo subito e può comunque concorrere per il contributo De minimis a condizione che non abbia attivato la ditta (per esempio la partita Iva) prima della data di pubblicazione del bando (15 gennaio 2013), rientri nelle categorie previste e, attenzione, istruisca i documenti, compresi quelli per la rendicontazione, in modo conforme a quanto previsto nel bando». Infine: chi non rispetta i vari impegni assunti col bando, dovrà restituire il contributo. (a.s.)