Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La Fiera muore, le poltrone crescono

Fonte: La Nuova Sardegna
28 gennaio 2013

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La Camera di commercio sdoppia gli organismi amministrativi ma viale Diaz chiude l’anno con 700mila euro di perdite

di Alessandra Sallemi
.CAGLIARI. La prossima grana della Camera di commercio si chiama fiera. Quest’anno ha chiuso il bilancio con 700 mila euro di perdite, la società a responsabilità limitata Sardegna Fiere, creata apposta per studiare il rilancio dei padiglioni di viale Diaz anche attraverso la ricerca di capitali privati, è finita nel solito limbo che avvolge altre società cagliaritane nate per realizzare scopi pubblici. Il concorso di idee bandito qualche anno fa ha prodotto un progetto giudicato bello al punto da rappresentare assieme ad altri l’Italia in una mostra tenuta a Shangai, ma non c’è stato un passo da parte della Camera per capire quanto il totale e finanziariamente impegnativo ripensamento del quartiere potesse essere realizzato, magari per lotti e in accordo col Comune che ha tenuto conto della presenza della fiera nel piano urbanistico e della Regione che è proprietaria di tutti i terreni e di tre padiglioni (per i quali la Camera di commercio paga ogni anno 300 mila euro di affitto, che si sommano ai ripiani delle perdite). Dai programmi delle esposizioni sono spariti la fiera del mobile e la manifestazione internazionale Equimediterranea, nessun altro evento li ha sostituiti. Internet ha spazzato via la necessità delle fiere tradizionali, il costo dei trasporti rende troppo cara la partecipazione alle non entusiasmanti esposizioni nel viale Diaz, le fiere sopravvissute e quelle di nuova generazione che pure nel mondo continuano a tenersi hanno innescato competizioni tecnologiche di alto livello il cui successo non fa venire in mente nulla ai gestori camerali. Dunque la fiera di Cagliari muore, ma al momento, l’unica novità che riguardi viale Diaz messa in moto dalla giunta della Camera di commercio è una sorta di sdoppiamento del consiglio di amministrazione (studiato da un avvocato cagliaritano) che è stato bocciato dal ministero per lo Sviluppo economico per lettera nel settembre scorso, però i due organismi continuano a deliberare senza preoccupazione. Lo sdoppiamento ha reso possibile la moltiplicazione delle poltrone e questa circostanza è curiosa: alla fiera si è deciso uno sdoppiamento che non si poteva fare e che rischia di rendere nulle tutte le delibere adottate finora, mentre alla Camera di commercio la giunta (l’organismo che decide tutto) continua a essere composta da sole 5 figure nonostante una disposizione ministeriale abbia affermato la possibilità di portare a 11 i componenti con lo scopo di allargare a un maggior numero di associazioni di categoria la partecipazione alle decisioni.C’è tensione nel consiglio camerale, riflesso anche delle lotte nelle associazioni, con la Cna che ha mandato a casa il presidente Cristian Atzori per divergenze di vedute sulle scelte ma questi è rimasto ben saldo sulla sua poltrona nella giunta camerale (la legge glielo consente), e la Confesercenti che ha il suo rappresentante di livello provinciale nel consiglio camerale, ma la poltrona di presidente di Sardegna Fiere srl in giunta camerale si sta pensando di assegnarla al presidente regionale Marco Sulis. Sardegna Fiere dovrebbe ricevere una nuova missione, ma in consiglio camerale non se ne è mai parlato e dalla giunta non esce nulla, salvo qualche indiscrezione, secondo la quale la srl dovrebbe occuparsi di organizzare gli eventi della fiera. Resta da capire cosa potranno fare i due organismi di gestione, finché durano.