Rassegna Stampa

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Multipiano di Castello, allarme ecologista: "Sarà un nuovo Poetto"

Fonte: web cagliaripad.it
28 gennaio 2013


26 Gennaio 2013 ore 09:59
 

Guerra tra Giunta e ambientalisti sul parcheggio in via Cammino Nuovo. Il Comune: “Non volete ascoltare, allarmismo inutile”. L’archeologa Mongiu solleva dubbi: “Meglio non fare”
Andrea Deidda
 

Il nuovo affondo dell’associazione va in scena durante l’incontro organizzato dall’Istituto Italiano dei Castelli, nella sala della “Biblioteca Settecentesca” di via Università. Italia Nostra non ne vuole sapere, il multipiano dentro le mura di Castello non s’ha da fare: troppe le incertezze dell’opera a partire dal rischio di ritrovare reperti archeologici durante gli scavi all’effettiva utilità del progetto in termini di pedonalizzazione.

Nessun punto di contatto a riguardo con la Giunta di centrosinistra, decisa a portare avanti l’opera, ereditata e stravolta rispetto a quella pensata dal centrodestra di Floris. Luisa Anna Marras, assessore ai Lavori Pubblici, è decisa: “Nè perdita dei soldi nè fretta hanno orientato il nostro comportamento, sia chiaro. Abbiamo messo un accento fortissimo sulla riqualificazione delle mura, non vogliamo sventrarle come si continua a dire e da parte nostra non c’è malafede”. Poi scansa il campo dai possibili ritrovamenti archeologici: “Stiamo portando avanti altre indagini sul terreno per essere sicuri di quello che andremo a fare, finora tutte hanno dato esito positivo”.

Non la pensa così Maria Paola Morittu: “Siamo culturalmente contrari a un’operazione del genere, il parcheggio modifica il profilo delle mura. Inoltre non abbiamo numeri certi, secondo i nostri dati non si riuscirà a garantire il risultato minimo ovvero la pedonalizzazione di Castello. L’amministrazione rifletta, ho paura che quest’operazione porterà ai risultati che abbiamo avuto al Poetto”. Non diretta quanto l’esponente di Italia Nostra ma altrettanto chiara, Maria Antonietta Mongiu, archeologa ed ex assessore regionale della giunta Soru: “Non entro nel merito ma sono del parere che in casi come questo meno si fa e meglio è. Mi chiedo se siano state esplorate tutte le alternative e vorrei sapere come si colloca questo intervento all'interno del Puc e soprattutto alla luce dell'ultima posizione del Tar”. Il riferimento è alla sentenza dei giudici amministrativi su Tuvixeddu emessa il 15 gennaio nella quale si afferma la tutela del colle facendo leva in particolare sull’articolo 49 del Ppr(Piano paesaggistico regionale) riguardante le aree “caratterizzate da edifici e manufatti di valenza storico culturale”. Tra queste, secondo gli ambientalisti, rientrerebbe anche via Cammino Nuovo ma dalle parti della Giunta l’opinione è opposta.

Così come è opposta la dura reazione dell’assessore all’Urbanistica, Paolo Frau, alle critiche mosse contro il progetto: “Dopo aver preso parte ai tavoli tecnici si deve raccontare la verità e non continuare con le posizioni che si avevano in precedenza. Il nostro tentativo - prosegue - è quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini e ci stiamo provando cercando di liberare Castello dalle auto. Stiamo procedendo passo dopo passo con la sovrintendenza, abbiamo fatto ulteriori analisi geognostiche e siamo sicuri che dal punto di vista storico non rischiamo. Non siamo dei matti, è inutile creare allarmismi".