La proposta
«La muraglia cinese è anche qua, nei parchi e nelle aree verdi più suggestive della città: è necessario che la abbattiamo». La proposta giunge dal consigliere comunale dell'Udc Gianni Chessa e sarà discussa nelle prossime riunioni di Consiglio: i luoghi scelti dal promotore per la battaglia contro i muri sono l'Orto Botanico e il parco di Monteclaro, «entrambi molto belli da dentro ma interdetti alla vista dei passanti», ma in futuro vorrebbe fossero buttati giù anche i muri perimetrali dalle ex servitù militari.
Al loro posto, ipotizza Chessa, dei recinti a giorno. Per almeno due motivi: da un lato «cagliaritani e turisti potrebbero godere delle bellezze della città senza dover oltrepassare un muro invalicabile», e dall'altro «la vista dall'esterno può fungere da deterrente per i malintenzionati che, appartati in un angolo o dietro i muri, intendano fare del male a cose o persone». Quanto ai soldi, infine, «potrebbero partecipare alle spese Comune, Provincia e Regione, visto che l'arredo urbano riguarda tutti». (m.s.)